Altro che periodo buio, nel Medioevo è stato costruito questo canale che sfida le leggi del tempo e della fisica: è del XIII secolo, ma è sorprendente.
L’Italia è ricchissima di meraviglie naturali, fra montagne, spiagge, parchi naturali e chi più ne ha più ne metta: da Nord a Sud, è una meta turistica attrattiva per persone da ogni parte del mondo. Oltre all’aspetto paesaggistico, poi, c’è il fattore artistico-culturale: in ogni angolo del globo sono conosciute le meraviglie che, l’Italia, può vantare in questo settore.

Data l’importanza del nostro paese in epoca romana e medievale, non è poi raro incontrare, in varie zone della Penisola, dei veri e propri capolavori d’ingegneria; sfidando il tempo e anche le tecnologie dell’epoca, alcune invenzioni lasciano davvero a bocca aperta.
In pochi sanno, ad esempio, che proprio in Italia è presente un vero e proprio capolavoro di ingegneria idraulica, tra le più importanti opere di tutta l’Europa e ad oggi, sfidando il tempo e le leggi della fisica, è ancora funzionante: conoscete la storia di questo canale? Dal 1220 ad oggi, è veramente sorprendente.
Il canale del 1220 ancora funzionante: capolavoro europeo d’ingegneria idraulica
Il canale menzionato è il Canale Muzza e si trova nel cuore della Lombardia, nello specifico nella pianura lodigiana; come ricorda la pagina Instagram @quelchenonsapevi, sempre attenta a riportare curiosità in ogni settore dell’arte della scienza, questo canale devia le acque del fiume Adda praticamente da ottocento anni.

Otto secoli di storia, dal 1200 ad oggi, che hanno visto susseguirsi monarchi, condottieri, politici, oltre cambiamenti economico-sociali nettamente travolgenti, anche a causa dell’affermarsi della tecnologia; nel bel mezzo dei mutamenti della Storia, il Canale Muzza è rimasto lì, per irrigare la bellezza di 40.000 ettari di campi in maniera silenziosa, ma costante ed efficace.
Questo canale è soltanto uno dei tanti esempi sorprendenti di ingegneria del passato; non è un caso che, molte strutture antichissime, siano in piedi ancora oggi, e chi crede che il progresso passi da un superamento totale del passato si sbaglia di grosso.
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Dal passato, adattando le informazioni ottenute al sistema moderno e sfruttando i tanti strumenti che oggi abbiamo a disposizione, può essere la porta che apre nuove strade per il futuro: la costante attività del Canale Muzza ne è un esempio lampante. La costruzione di gran parte del canale avvenne a cavallo fra il 1220 e il 1230, dopo che Federico II (nel 1218) decise di assegnare il canale ai Lodigiani.





