I proprietari dei cani si stanno allarmando, si vocifera di una tassa e di nuovi obblighi per chi ha amici a quattro zampe.
Si prevedono grandi cambiamenti in arrivo per le famiglie che hanno adottato – o decideranno di farlo – un cane. Alcune novità sono già in vigore mentre per altre bisognerà attendere prima di capire cosa aspettarsi realmente.

Occuparsi di un cane è un impegno gravoso, soprattutto in termini economici. L’affetto che l’amico a quattro zampe riserverà ripagherà di ogni spesa ma quando si decide di adottare un animale i costi per prendersene cura non devono essere sottovalutati. Non è ammissibile, infatti, rinunciare al cane in un secondo momento solo per risparmiare. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e considerare il nuovo arrivato come un membro della famiglia a tutti gli effetti.
Se, però, dovessero spuntare nuove inaspettate tasse sarebbe un bel problema. Fortunatamente ancora l’Italia non è tra le nazioni che hanno imposto una tassa di 140 euro per il possesso di una cane. Succede in Germania, USA e Irlanda ma, al momento, non nella nostra penisola. Se dovesse essere introdotta non sarebbe comunque una novità, non sono passati molti anni da quando i proprietari di cani dovevano pagare 150 lire all’anno.
Quali sono i nuovi obblighi per i proprietari di cani
Nessuna tassa sui cani, per ora, e già si può tirare un sospiro di sollievo. Di tanto in tanto ritorna l’idea di una simile eventualità – ricordiamo la proposta della tassa sui cani non sterilizzati proposta dal PD nel 2017 – ma al momento non c’è nulla di concreto. L’Unione Europea, però, ha approvato la nuova Legge sul commercio di cani e gatti che colpisce proprietari e allevatori.

I proprietari preferiscono acquistare online il loro amico a quattro zampe (l’adozione sarebbe il regalo più grande) e fino ad oggi l’assenza di norme uniforme ha reso procedure e controlli molto difficili. Ecco perché sono scattate nuove regole sul commercio degli animali. Il fine è dare maggiore tutela agli animali contrastando il commercio illegale e promuovendo comuni standard etici.
Ricordiamo l’obbligo di microchip che diventerà sempre più diffuso, anche per gli animali venduti e acquistati in rete. Le informazioni sugli amici a quattro zampe saranno raccolte in banche dati nazionali collegate ad un archivio UE centralizzato al fine di verificare il rispetto della normativa. I proprietari di cani dovranno registrare l’animale comprato all’estero fuori dall’Europa entro i 5 giorni precedenti l’arrivo in Italia per impedire che i controlli vengano aggirati.