Dozza, il borgo più colorato d’Italia dove ogni muro è un’opera d’arte: tra murales, rocca e sapori romagnoli è impossibile non innamorarsi
Tra le colline che abbracciano Bologna e Imola esiste un luogo dove il tempo rallenta e i muri diventano tele. Si chiama Dozza, e chi lo visita lo racconta come un sogno ad occhi aperti. Case pastello, vicoli che profumano di glicine e pioggia, balconi fioriti e una rocca che taglia il cielo: in ogni scorcio si ha la sensazione di essere dentro una storia illustrata.

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Non sorprende che molti lo definiscano Dozza borgo più colorato d’Italia, perché la sua bellezza non è solo estetica: è emotiva, narrativa, sensoriale. Qui ogni angolo regala un dettaglio inatteso: un murale che continua su una finestra, un trompe-l’oeil che crea un varco immaginario, un portone dipinto che cambia atmosfera con la luce del tramonto.
A rendere tutto ancora più speciale è la Biennale del Muro Dipinto, che negli anni dispari, a settembre, trasforma il centro in un laboratorio artistico a cielo aperto. Gli artisti lavorano lungo le strade mentre la gente osserva, fotografa, commenta, e il borgo diventa un palcoscenico vivo. È questo respiro creativo che ha consacrato Dozza borgo più colorato d’Italia, senza mai perdere l’anima accogliente, gustosa e tipicamente romagnola.
Dozza, cosa vedere e cosa fare in un giorno?
Visitare Dozza richiede lentezza e curiosità. Non serve una guida: sono i muri a condurre, i colori a parlare. Ogni passo regala un dettaglio nuovo, e ciò che era nascosto un attimo prima diventa improvvisamente protagonista. Le facciate, i vicoli e i balconi non sono solo sfondo, ma parte di un racconto che cambia con la luce del giorno. È un borgo che non si può visitare in fretta, perché la bellezza si scopre solo procedendo piano, lasciandosi sorprendere.

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Tra le tappe da non perdere ci sono esperienze che restano nel cuore e nella memoria:
- Rocca Sforzesca con panorami sulle colline e sotterranei dedicati all’Enoteca Regionale Emilia-Romagna
- Centro storico con i Murales e le facciate dipinte, un museo a cielo aperto sempre in evoluzione
- Belvedere con vista sulla Vena del Gesso Romagnola, perfetto al mattino presto o al tramonto
- Botteghe artigiane con ceramiche, stampe d’autore e oggetti unici
- Frazione di Toscanella di Dozza con murales di grandi dimensioni e atmosfera urbana
E poi c’è il lato più godereccio. La cucina romagnola qui è una certezza: tagliatelle al ragù, passatelli, strozzapreti, piadina con squacquerone, salumi locali e calici di Sangiovese e Albana da gustare in osteria o direttamente dentro la Rocca. Anche in questo si respira il carattere di Dozza borgo più colorato d’Italia, un luogo che unisce arte, natura e sapori senza forzature. Arrivare è semplice: uscita A14 Imola o Castel San Pietro Terme, poi pochi minuti tra vigne e colline fino ai parcheggi sotto le mura. Il periodo ideale per una visita è la primavera o l’autunno, quando la luce valorizza ogni dettaglio e le foto vengono senza sforzo. Prima di ripartire, un solo consiglio: salvare la posizione su Maps, perché lasciare Dozza borgo più colorato d’Italia significa già voler tornare.





