Viaggiare in bici è un’esperienza unica che permette di entrare a contatto con la natura e godere di panorami mozzafiato mentre ci si tiene in esercizio fisico. La pista ciclabile più bella d’Italia misura 280 Km, ma nonostante questo è un percorso che può essere affrontato anche dai meno esperti.
C’è la convinzione comune che affrontare un viaggio in bici non sia un’esperienza adatta a tutti. In effetti molte persone concepiscono il viaggio come una parentesi della propria vita, un modo per spezzare la routine e rallentare i ritmi di un’esistenza che generalmente viene scandita da impegni, appuntamenti e sessioni di esercizio fisico.

L’idea dunque di affrontare lunghi percorsi in bici può sembrare contrario al principio di rilassamento come parte essenziale di un viaggio, ma si tratta di un pregiudizio. In primo luogo perché fare esercizio fisico permette il rilascio di endorfina, ormone che facilita il rilassamento e che dà al nostro cervello una sensazione di benessere.
L’attività fisica, specie se non ad alta intensità, non è dunque contraria al principio di rilassamento, anzi può essere un modo per incentivare il nostro cervello ed il nostro corpo ad allentare tensioni e stress. Chiaramente non si può subito partire con piste ciclabili ad alta difficoltà e anche il chilometraggio percorso deve aumentare in maniera graduale con l’esercizio.
Esistono però dei percorsi che – sebbene presentino una lunghezza notevole – sono adatti sin da subito anche ai meno esperti e sono ideali per una vacanza di famiglia. Questo perché si tratta di piste in cui si deve faticare poco ed in cui si viene premiati dal passaggio in zone paesaggistiche molto belle da vedere.
La pista ciclabile più bella d’Italia si trova in Lombardia: tutto sulla Ciclovia dell’Oglio
La ciclovia dell’Oglio è una delle più famose del nostro Paese e nel 2019 ha ricevuto anche il titolo di “Ciclabile più bella d’Italia”. Il riconoscimento conferito dal Green Road Award non è giunto a caso, visto che il percorso ciclabile parte dalla sommità del Tonale, arriva a valle attraversando il Parco dell’Adamello, ci immerge nella verdissima Valle Casamonica, ci fa passare accanto al Lago d’Iseo, ci permette di seguire lo scorrere del fiume all’interno dei Parchi dell’Oglio Nord e Sud e culmina laddove questo confluisce nel Po.

La pista per intero misura 280 Km, ma si tratta di un tragitto quasi del tutto in discesa, affrontabile per l’80% su strada asfaltata, sicura e sotto costante manutenzione (il restante 20% è sterrato – all’interno dei parchi- ma il terreno non presenza sconnessioni pericolose). Chiaramente se si decide di affrontare il percorso con la famiglia e ci sono dei bambini è opportuno limitarsi ad una, massimo due tappe del percorso. Per quanto riguarda i mezzi, è consigliabile utilizzare una bici da trekking, in alternativa delle gravel o delle e-bike.
Le 4 tappe del percorso:
- Dal Passo del Tonale alle terme di Boario: la prima tappa del percorso misura 82 Km e permette di passare dai paesaggi montani, sino all’Alta Valle Camonica. Superato uno scenografico ponte di Legno, si può ammirare la foce del fiume Oglio – attorno al quale sorgono i caratteristici borghi di Edolo e Malonno – si passa per il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri (vera perla del percorso, location inserita tra i Patrimoni dell’Unesco) e si arriva alle Terme di Boario, dove è possibile fermarsi e godere delle fonti.
- Da Boario a Iseo: la seconda tappa parte dalle terme di Boario, passa presso le sponde settentrionali del Lago d’Iseo – zona in cui è possibile ammirare il suggestivo Monte Isola, ma anche paesini caratteristici come Marone, Sulzano e Sale Marasino – e permette di affrontare la caratteristica ciclabile a sbalzo sull’acqua Vello-Toline. Il percorso di 36 Km si conclude a Iseo, nei pressi delle Torbiere di Sebino.
- Da Iseo a Orzinuovi: la terza tappa permette di ammirare i dolci pendii delle colline della Franciacorta – tappa ideale per gli amanti di vino che si possono fermare in numerose cantine che offrono degustazioni – e seguendo il corso del fiume conduce all’ingresso del Parco dell’Oglio Nord. Continuando a pedalare in strade di campagna sul lungo fiume si attraversano Oglio e Soncino, dove si può ammirare una splendida roccaforte sforzesca. Al termine dei 76 Km si arriva ad Orzinuovi, paesino molto caratteristico del bresciano.
- Da Orzinuovi a San Matteo delle Chiaviche: la parte finale del percorso abbandona la zona collinare per fare immergere nella tranquillità della pianura padana. Durante il tragitto si attraversano le province di Cremona e Mantova, si entra all’interno del Parco dell’Oglio Sud e si ammirano le Lanche di Gerre Gavazzi e le Torbiere di Marcaria. Il viaggio si conclude al 78° Km nel luogo più iconico di tutto il percorso: il Ponte di Barche di Torre d’Oglio a San Matteo delle Chiaviche, dove il fiume Oglio confluisce nel Po.





