In Italia esiste una vera fabbrica di cioccolato alla Willy Wonka: e quasi nessuno lo sa

Per tutti gli amanti del cioccolato, è nata una vera e propria fabbrica dove ogni passo è un’esperienza golosa: ecco dove si trova.

I più nostalgici ricorderanno subito lui, Willy Wonka, quella figura a metà tra il genio e il visionario che Tim Burton ha portato su un altro pianeta. Johnny Depp, col suo sguardo un po’ gotico e quell’aura da eterno bambino, ci ha trascinati in una fabbrica che sembrava una giostra psichedelica: colori zuccherosi, fiumi di cioccolato, pareti che sapevano di magia. E da allora, ogni volta che si parla di cacao, un pezzetto di quella fantasia torna a galla.

Illustrazione donna con in mano il biglietto d'oro della Fabbrica di Cioccolato di Willy Wonka
In Italia esiste una vera fabbrica di cioccolato alla Willy Wonka: e quasi nessuno lo sa – viagginews.com

Forse è per questo che voler ricreare un luogo così dolce, oggi, sembra quasi inevitabile. Una fabbrica-museo dove l’età non conta (se non per ricordarci di tenere a bada il livello glicemico) e dove il cioccolato resta l’unico, vero protagonista. Un posto dove la magia prende forma, letteralmente, in tutte le sue sfumature. E con l’avvicinarsi del Natale e quelle giornate piovose che sembrano bloccarci sul divano, davvero potevamo far finta di niente e non parlarne?

Dove si trova questa fabbrica di cioccolato in Italia e cosa aspettarsi davvero

Entrare al Choco-Story Torino è un po’ come aprire quel famoso biglietto d’oro: non sai esattamente cosa ti aspetta, ma senti già che sarà qualcosa di speciale. Il museo si trova in pieno centro, a pochi passi da Porta Nuova, nascosto nei sotterranei della storica pasticceria Pfatisch. Già questo crea l’atmosfera, poiché si scende una scala e sembra di entrare in un mondo parallelo, lontano dal rumore della città, dove l’unico linguaggio universale è il dolce profumo del cacao.

Creazione di cioccolato a forma di Mickey Mouse
Dove si trova questa fabbrica di cioccolato in Italia e cosa aspettarsi davvero (credit: IG @chocostorytorino) – viagginews.com

Il percorso parte dalle origini – sì, si parla delle civiltà che per prime hanno trasformato i semi di cacao in qualcosa di prezioso – e procede come un viaggio nel tempo fino alla Torino che, oggi, del gianduiotto ha fatto quasi una bandiera. Tutto è pensato per essere toccato, esplorato, ascoltato. Le postazioni interattive sono quel tipo di dettaglio che fa brillare gli occhi ai bambini, ma vi assicuriamo che funziona anche sugli adulti che fingono di essere seri.

All’ingresso ti consegnano un’audioguida che ti accompagna stanza dopo stanza, senza fretta. Il biglietto costa 12€ per gli adulti e 10€ per gli under 26, e vale ogni centesimo, soprattutto perché – piccolo spoiler – il tour si chiude con la degustazione. Cioccolato, gianduiotti, varianti torinesi che sembrano raccontare più la città che se stesse.

Secondo noi è un posto per tutti: perfetto se si è in coppia, in famiglia, con i bambini o semplicemente con il desiderio di staccare. Perché sì, è un museo. Ma è soprattutto un’esperienza che ti fa uscire con quella sensazione che avevamo da piccoli: che il mondo, a volte, sa essere dolce davvero. Se si è a dieta potrebbe essere una sorta di affronto, ma alla fine un cioccolatino non farà di certo male. Si dice o no che il miglior modo per resistere alla tentazione è cedervi?

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