Valle dell’Indo, un viaggio nel cuore dei monasteri: tour culturale, intenso (e low cost)

Il vero fiore all’occhiello della Valle dell’Indo sono i numerosi monasteri che dominano le vette. Un tour culturale, intenso e neppure troppo costoso.

Premettiamo che si tratta di un tour indicato a viaggiatori in buona forma fisica e con spirito di adattamento. Implica infatti diversi sentieri, percorsi di trekking ad alta quota e tempi per acclimatarsi in zone con l’aria più rarefatta. Queste caratteristiche lo rendono un “avventure trip” a tutti gli effetti.

Paesaggio della Valle dell'Indo
Valle dell’Indo, un viaggio nel cuore dei monasteri: tour culturale, intenso (e low cost) – viagginews.com

La meta è la Valle dell’Indo, regione che ospita l’Himalaya e una serie di monasteri costruiti tra una vetta e l’altra. Imponenti, architettura inconfondibile e una profonda spiritualità. Questo è tutto quello che troverete vicino alla città di Leh.

Valle dell’Indo, assorbi la cultura del luogo: i monasteri sono il fiore all’occhiello

Parleremo della città di Leh, situata nel cuore di un deserto di montagna sull’Himalaya. Trovandosi a 3.600 metri di altitudine, saranno necessari un paio di giorni per abituarsi al clima e prepararsi all’impervio percorso lungo i vari monasteri della Valle dell’Indo. I più suggestivi sono Shey, Tiksey e Hemis. Ognuno di loro è riconoscibile dal punto di vista storico, architettonico e culturale.

Monastero a Shey
Valle dell’Indo, assorbi la cultura del luogo: i monasteri sono il fiore all’occhiello – viagginews.com

In particolare, Shey è l’antica capitale di Ladakh e accoglie i visitatori con un gigantesco Buddah dorato. Tiksey si trova invece su una collina, offrendo agli esploratori più curiosi un panorama mozzafiato. Infine Hemis è il più grande monastero di Ladakh, unico nel suo genere per la moltitudine di affreschi colorati, la quiete e il religioso silenzio. Una volta ultimata la visita dei tre monasteri più significativi della regione, consigliamo di procedere per Srinagar.

Le altitudini diventeranno sempre più elevate, per cui saranno necessari un altro paio di giorni per acclimatarsi. I paesaggi qui sono spettacolari: deserti in alta quota, passi di montagna coperti dalla neve e valli tanto immense quanto rigogliose. Per un’esperienza più intensa (e low cost) si consiglia di dormire in tenda, rifocillandosi con la cucina da campo. Così da assorbire e vivere attivamente la natura selvaggia tipica della Valle dell’Indo.

Non può mancare poi Khardung La. Oltre 5mila metri di altitudine. Onde evitare brutte sorprese, è meglio farsi guidare da un esperto per sentieri di questo tipo. E tra i monasteri da visitare al ritorno non può mancare Lamayuru, a 3450 metri di altitudine. Noto per una struttura architettonica decisamente imponente e caratteristica. Qui, l’atmosfera mistica pervade l’intero complesso.

 

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