Una cittadina ricca di tradizione e folklore, il cui impianto medievale in stile gotico ha resistito al passare del tempo, alle modifiche idrogeologiche e alle guerre, al cui interno ci si può immergere in maniera totale nelle atmosfere tipiche dell’età più sottovalutata e sconosciuta della storia europea.
Qui in Italia abbiamo esempi meravigliosi di architettura antica, medievale e rinascimentale, tuttavia gran parte delle città nostrane hanno subito profonde modifiche nel corso del tempo, perdendo parte di ciò che le caratterizzava nel loro periodo originario o di massima espansione. Passeggiando per le vie delle città italiane sia ha un compendio delle varie epoche, estratti che si fondono in un percorso che permette, visivamente, di apprezzare e ammirare l’evolversi della civiltà.

Sono pochi gli esempi di paesini e cittadine che sono rimaste intatte, con il centro storico ancora identico a quello originario, lo sono ad esempio Siena e Assisi. Fuori dall’Italia è invece più facile trovare luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato, in cui lo stile prettamente medievale è dominante su tutto il resto. Una di queste città è senza dubbio Praga in Repubblica Ceca, Bruges in Belgio, Carcassone in Francia, Dubrovnik in Croazia, Bamberga e Rothenburg ob der Tauber in Germania e ancora Tallin in Estonia.
Le città citate, tuttavia, mostrano i segni dell’evolvere del tempo, attorno ai borghi medievali sorgono altri strati, architetture appartenenti ad epoche successive che in un certo senso certificano la crescita di questi borghi. C’è invece un luogo poco conosciuto in cui l’essenza medievale delle sue origini non è stata minimamente intaccata dal tempo e ancora oggi sembra sospesa in quell’epoca storica.
Ad aver favorito questa permanenza c’è sicuramente l’ubicazione geografica, la cittadina di cui parliamo si trova a 3 ore di viaggio da Berlino, immersa nei boschi e circondata da una cinta muraria naturale che i locali chiamavano “Il muro del diavolo”. Secondo la leggenda, infatti, fu il diavolo in persona a costruirla per isolare la cittadina dal resto del mondo.
Quedlinburg, il borgo tedesco in cui è possibile tornare indietro nel tempo
La cittadina di Quedlinburg comincia a segnalarsi nella storia europea a partire dal 919 d.C., anno in cui Enrico di Sassonia venne incoronato come primo re di Germania. Fino a quel momento i popoli germanici avevano vissuto come entità distinte pronte a farsi la guerra per la supremazia, emergendo di tanto in tanto dai confini patrii per scontrarsi con l’impero romano, prima d’occidente e poi d’oriente, ed infine con il Sacro Romano Impero costituito da Carlo Magno e dalla Chiesa Cattolica.

Da quel momento la Germania divenne uno Stato e Quedlinburg cominciò ad assumere un ruolo prominente negli affari e nel commercio, grazie anche e soprattutto al lavoro svolto dalle badesse dell’abazia di St.Servantius, luogo di culto fortemente voluto dalla Regina Mathilde (figlia di Enrico di Sassonia e sua erede al trono) per dare un luogo sicuro alle figlie dell’aristocrazia germanica.
Di quell’epoca di preminenza politica sono rimasti tutti gli edifici più importanti: il municipio in stile gotico (Rathaus) il cui portone di legno oggi è incorniciato dall’edera, la cattedrale di Marktkirche St. Benedikti che si erge sul resto del borgo grazie alle sue peculiari torri asimmetriche, l’abazia di cui sopra che si trova sulla collina di Schlossberg, e ancora il mercato cittadino, sito come in origine nella splendida Markplatz.
Tutto attorno a questi punti cardine si trovano 1.300 case a graticcio in perfetto stato di conservazione, costruite con i materiali e lo stile che andava di moda nel Medioevo: mura di pietra lasciate grezze e sostenute da travi di legno, tetti spioventi di uno spiccante colore rosso.





