Se leghi la bici al palo, rischi una multa di 800 euro: la nuova sentenza che fa tremare i ciclisti

Secondo la recente sentenza del Consiglio di Stato se leghi al palo la bici o la moto rischi sanzioni molto pesanti anche fino a 800 euro

Erano diversi i comuni italiani che stavano aspettando da tempo questo momento. Sempre più città non vedevano l’ora che il Consiglio di Stato si esprimesse a riguardo una volta per tutte, e così è stato: la decisione n. 7353 del 2025 gli ha dato ragione. Ora sarà possibile multare pesantemente tutti coloro che legheranno la bicicletta o la moto a pali, cancellate o altre strutture pubbliche non destinate al parcheggio. In tutti questi comuni si rischiano multe fino a 800 euro se ricorrono determinate condizioni. Una situazione che ha ovviamente creato il panico tra i ciclisti e i centauri, sollevando il lecito dubbio che si tratti più di una nuova tassa fatta passare per sanzione amministrativa. Ma vediamo subito in che città si applicherà e a quali condizioni.

bici legata al palo e segnale di divieto
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La tutela del decoro urbano sarebbe l’interesse pubblico in pericolo in caso di bici e moto legate ai pali, secondo i moltissimi comuni italiani che si sono mobilitati per contrastare questo modo di parcheggiare.

Multa di 800 euro se leghi la bici: sanzioni immediate

Esiste una città in particolare che ha previsto già da molto tempo il divieto di legare le bici e le moto ai pali, prevedendo, in caso contrario, multe che partono da 75 e arrivano fino a 500 euro, in condizioni normali. Nel caso in cui si trattasse di zone di particolare interesse storico culturale, scatterebbe una sanzione aggiuntiva tra i 100 e i 300 euro. Ecco, quindi, facendo un semplice calcolo, come è possibile raggiungere fino a 800 euro di multa per aver “offeso” il decoro pubblico.

Bici legate al palo
Multa di 800 euro se leghi la bici: sanzioni immediate -viagginews.com

La questione giunta al Consiglio di Stato è partita dalla Federazione italiana ambiente e bicicletta che ha sollevato tre obiezioni contro questa normativa che prevede le sanzioni menzionate. Vediamole subito e capiamo cosa succede dopo la decisione del Consiglio di Stato nei comuni interessati.

Uno dei tanti comuni a prevedere questo tipo di sanzioni è quello di Cagliari: la Federazione avrebbe infatti impugnato l’articolo 19 del Regolamento di polizia e sicurezza urbana del capoluogo sardo. Tre i motivi del ricorso: l’introduzione di un nuovo divieto di sosta estraneo al Codice della strada; violazione del principio di uguaglianza, non colpendo anche monopattini e segway; sanzioni sproporzionate rispetto alla gravità del fatto.

Nonostante la ragionevolezza delle obiezioni apportate, il Consiglio di Stato, con una storica decisione, ha dato ragione al Comune di Cagliari e a tutte quelle città che hanno intenzione di multare chiunque leghi la bici o la moto a un palo. Sottolineando che, in merito alla questione della proporzionalità della sanzione, ogni violazione potrà essere eventualmente contestata con specifico ricorso.

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