Molti non lo sanno, ma questa nuotata eroica a cavallo della Magna Grecia è più di una “storiella”, è identità culturale!
Questa nuotata eroica unisce il mito alla realtà, più di una leggenda tramandata, ma un simbolo che identifica culturalmente due popoli che si incontrano a cavallo della Magna Grecia. Secondo gli antichi, la città è stata fondata proprio da questo grande gesto, e ancor oggi ne viene ricordata la prodezza.

Protagonista dell’avventura mitica e leggendaria è Eracle. La location è l’antica Magna Grecia, oggi corrispondente all’Italia Meridionale e all’Isola più vasta della Penisola e del Mar Mediterraneo, la Sicilia con i suoi 25.426 km quadri.
La vicenda funge da ponte di connessione storico-culturale. Sarebbe stata proprio la nuotata eroica ad aver dato origine ad una città di questa zona, la quale oggi sente ancora fortemente l’eco del mito. Niente è sepolto dalle macerie dalla storia, ma è rievocato con rispetto, specialmente per l’identità culturale che ne emerge.
Cosa è emerso dalla nuotata eroica a cavallo della Magna Grecia
Natura, storia e identità culturale che si mescolano in una leggenda speciale, la quale è bene conoscere, per riflettere su come il presente venga sempre “modellato dal passato”, e di quanto i popoli italiani si differenzino per la loro specialità. Nessuna Regione è uguale all’altra, possono essere connesse come queste due con protagonista Eracle, ma saranno ognuna unica.

Eracle ha compiuto prodigiose gesta, e anche se molti lo conoscono sotto il nome di Ercole, è ancora oggi un eroe a tutti gli effetti per le stesse ragioni. La storia narra che una delle sue più famose fatiche diede origine ad una città della Magna Grecia, nuotando proprio nelle acque di uno degli Stretti più affascinanti e chiacchierati della storia.
Eracle ha attraversato a nuoto lo stretto di Messina, ed è proprio racchiuso in questo eroico gesto, la nascita della città. Non si sta parlando di Messina, ma della sua “dirimpettaia”. Lo Stretto è uno spartiacque naturale che funge proprio da location mitica, e che è spesso ricordato per la pericolosità delle sue correnti.
Punto d’incontro di Ionio e Tirreno, causa dei vortici e delle correnti di una violenza importante, ed Eracle le ha attraversate, è stato un eroe.
Ma c’è anche un’altra versione nota a pochi, quella che prevede che al termine della sua impresa, Eracle trovò riposo presso il fiume Halex, ma con grande disturbo. Il canto delle cicale non lo fece riposare, e chiese così l’intervento di Zeus padre degli Dei, per farle scomparire. La risposta fu la seguente: sparirono le cicale! Evento che tutt’oggi influisce sull’acustica della zona.
Statue e narrazioni popolari tramandano il mito che identifica culturalmente la città di Reggio Calabria!





