Dal verde smeraldo al rosso rubino, questo castello cambia colore: itinerario autunnale da non perdere, ecco dove andare!

Con questo itinerario autunnale nessun weekend è noioso, anzi si scopre un luogo in cui regna la magia!

Ammirare un castello che cambia colore in questo itinerario autunnale, è davvero una gioia per gli occhi stanchi della routine. La stagione è perfetta per chi desidera un po’ di calma, allontanandosi dallo stress cittadino, e soprattutto apprezzando la natura e l’architettura di località stupende.

sfondo castello con sfumatura rossa e verde e coppia vestita da viaggio
Dal verde smeraldo al rosso rubino, questo castello cambia colore: itinerario autunnale da non perdere, ecco dove andare!- ViaggiNews.com

La magia che diventa realtà non è opera di un sortilegio leggendario, ma grazie all’incantesimo compiuto dalla stessa natura. Sono delle particolarissime viti rampicanti a generare questo effetto. D’estate, il castello brilla di un verde smeraldo, mentre d’autunno si colora di rosso e arancione, dando delle sfumature che ricordano il rubino.

Un gioiello prezioso da fotografare e ricordare per sempre, ma non solo questo. Ci sono dei giardini all’italiana da esplorare, con tante varietà. Perdersi in uno scenario del genere è davvero un’esperienza preziosa, perché l’ossessione del lavoro e della vita “cittadina”, possono fare ammalare corpo e spirito.

La magia del castello, itinerario autunnale per la stagione

È importante valorizzare luoghi di questo tipo, l’itinerario autunnale è davvero un’occasione da non perdere. Organizzare questa gita fuori porta, anche solo per uno o due giorni nel weekend, rinfranca lo spirito. Ecco dove si trova, soprattutto cosa si può fare in questo posto magico.

paesaggio autunnale
La magia del castello, itinerario autunnale per la stagione- ViaggiNews.com

Il quadro della campagna in periodo autunnale è davvero emozionante, anche perché ci sono dei dettagli, come le viti rampicanti pocanzi indicate, che identificano questo luogo. Dall’immagine si capisce subito dove ci si trova, ed è una scoperta che stupisce, poiché si possono compiere molte più esperienze del previsto.

Il castello è stato edificato a inizio 1200 per poi essere ampliato dall’architetto Baldassarre Peruzzi nel 1500. Si accede al giardino all’italiana mediante un cancello inquadrato da pilastri con capitelli e vasi lapidei e con tanto di facciate risalenti al Settecento. Da un lato nascondono l’abitazione, dall’altro una limonaia.

Il verde è contraddistinto da aiuole di bosso con forme geometriche che riproducono lo stesso della famiglia Aldobrandini, una stella e un rastrello. Infatti, è stato dopo il secondo conflitto mondiale che Luisa Aldobrandini, nonna degli attuali proprietari ed esperta giardiniera, volle piantare in questo modo il giardino.

A Nord-Est c’è un vasto prato attraversato da un viale di siepi di cipresso modulate a forma di parapetti ondulati, i quali conducono a una grande peschiera circolare con alle spalle lecci e bosco. Balaustre, colonnine e vasi con rilievi di divinità marine e draghi. Nell’area circostante al bosco, c’è un piccolo casino di piacere cilindrico affrescato da opere d’arte contemporanea.

Infine, ai piedi della torre più alta c’è la Cappella cinquecentesca fatta da Peruzzi. Egli fu uno degli artisti più importanti dell’epoca operanti a Siena, infatti è alle porte della Toscana che si trova il Castello di Celso! Lo visiterete?

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