Un aiuto economico per giovani e famiglie con maggiori difficoltà economiche che permette di affrontare le spese di affitto. Ecco chi può richiederlo e come.
I bonus o contributi che aiutano le famiglie a sostenere le spese di affittano variano e sono determinati da una serie di fattori quali il reddito, il nucleo familiare ma anche la città o regione di residenza. Questo perché la maggior parte degli aiuti non sono disciplinati da una normativa nazionale ma dipendono dai fondi regionali o comunali. Aiuti economici però esistono, cerchiamo allora di capire quali sono e come è possibile accedervi.

La speculazione edilizia degli ultimi anni, aggravata anche da una sempre maggiore conversione degli appartamenti e case in residenze da affitti brevi, ha creato un inesorabile circolo per cui è difficile trovare case ad affitto duraturo e quando le si trova hanno prezzi alle stelle. Una situazione che si aggrava ancora di più se consideriamo gli affitti degli studenti o per i lavoratori fuorisede.
Anche per questo motivo diverse città e regioni hanno istituito una serie di contributi economici che permettono ai nuclei famigliari più in difficoltà di affrontare questa tipologia di spesa. A livello nazionale, invece, esiste una sola tipologia di aiuto ed è il cosiddetto Bonus Affitto Giovani; cerchiamo di capire a chi si rivolgono questi bonus, come si può ottenerli e cosa fare domanda.
Caro affitti, dal bonus per i giovani agli aiuti a fondo perduto
Per quanto riguarda il bonus affitto giovani si tratta di una detrazione IRPEF del 20% sul canone di affitto, per un massimo di 2.000 euro, da inserire nella compilazione del Modello 730. È rivolta ai giovani dai 20 ai 31 anni non compiuti che abbiano stipulato un contratto di affitto per abitazione principale.

Il bonus si applica, quindi, solo per l’abitazione principale e, oltre al requisito dell’età, è necessario che il giovane richiedente non abbia un reddito (attenzione si parla di reddito imponibile non ISEE) non superiore ai 15.493,71 euro.
L’agevolazione è valida per i primi 4 anni dalla stipula del contratto. Trattandosi di una detrazione IPERF va da sé che per ottenerla bisogna inserirla esclusivamente nella dichiarazione dei redditi -presentando quindi regolare contratto e ricevute di pagamento. Non c’è bisogno di presentare domanda ad alcun ente.
Accanto al bonus affitto giovani esistono poi i cosiddetti contributi a fondo perduto riservati alle famiglie che sono in maggiori difficoltà economiche. Non c’è un’unica disciplina nazionale in questo caso perché i requisiti sono stabiliti dai diversi enti che mettono a disposizione i fondi, solitamente regioni e comuni.
Tendenzialmente per accedere ad aiuti del genere bisogna avere un ISEE basso, avere un regolare contratto di locazione ed essere residenti nel Comune o Regione che mette a disposizione i fondi. In teoria è possibile integrare il bonus affitto giovani agli altri aiuti arrivando così anche alla cifra di 420 euro al mese. Per ottenere gli aiuti locali è necessario tenere sotto controllo le piattaforme di riferimento -cioè sito della regione o comune di residenza- e controllare i bandi messi a disposizione.





