Il segreto della longevità non è nella dieta o nello stile di vita: l’incredibile scoperta degli studiosi

Uno stile di vita sano e una dieta equilibrata possono aumentare le chance di una vita lunga e soddisfacente e farci vivere in buone condizioni fino all’anzianità, ma è davvero questo il segreto della longevità?

Quando si è giovani ci si preoccupa poco del fatto che le nostre abitudini quotidiane possano essere poco salutari o addirittura dannose per il nostro corpo. Intorno ai 30 anni però, il nostro fisico comincia ad avvertire maggiormente i colpi, il metabolismo diventa meno efficiente, i muscoli risentono dei traumi più a lungo, le ossa a fare male anche senza apparente motivo.

Coppia di anziani sorridenti
Il segreto della longevità non è nella dieta o nello stile di vita: l’incredibile scoperta degli studiosi – viagginews.com

In generale più ci si maltratta, obbligandosi a sforzi eccessivi, a notti insonni, ad eccessi alimentari e più il nostro fisico ne risente, non consentendoci più di performare in maniera normale, rendendoci complicato anche il compito più semplice. Se si va poi in profondità si scopre che anni di “abusi” al nostro corpo hanno sballato i valori del sangue, compromesso lo stato di salute dei nostri organi.

Insomma non vi è dubbio che uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta siano un toccasana per il nostro organismo e che superata una certa età lo si avverte distintamente. Ma basta applicare i consigli dei medici per prolungare anche la nostra permanenza su questo piano esistenziale?

Da millenni l’uomo s’interroga su quale possa essere il segreto di una lunga vita, come si possa fare a prolungarla e vivere oltre la media degli anni che sono generalmente concessi. Attualmente una risposta generale non è arrivata, di certo però la maggiore attenzione alle abitudini, combinata alla prevenzione e al progresso della scienza medica hanno consentito di prolungarla “artificialmente”.

Il segreto della longevità è nel DNA?

Conoscenza e progresso permettono all’essere umano di plasmare l’aspettativa di vita. Tuttavia queste non bastano ad evitare in maniera scientifica morti premature, così come non hanno finora spiegato il perché vi siano dei soggetti che riescano a diventare ultracentenari mantenendo un buono stato di salute.

Ricercatrice che osserva struttura cellulare
Il segreto della longevità è nel DNA? – viagginews.com

Nel 2024, proprio allo scopo di capire come la 117enne Maria Branyas fosse arrivata a quello straordinario traguardo (la donna è morta poco dopo), gli studiosi hanno raccolto dei campioni di sangue e delle deiezioni per analizzarle e comprendere se nella struttura del suo DNA ci fosse qualcosa di peculiare rispetto a quello delle altre persone.

L’analisi compiuta ha dimostrato che le cellule di Maria si comportavano come quelle di una persona molto più giovane della sua età. Nonostante avesse superato abbondantemente l’aspettativa di vita, inoltre, i suoi valori sanguigni erano ottimali: colesterolo “buono” elevato, trigliceridi bassissimi e infiammazione quasi inesistente.

Persino il microbioma intestinale risultava essere simile a quello di una persona molto più giovane della sua età. Frutto secondo gli studiosi di un complesso equilibrio tra stile di vita, condizioni ambientali favorevoli e genetica. Esaminando le sue cellule, infatti, i ricercatori si sono resi conto che c’era un’erosione marcata dei telomeri, le strutture che proteggono le estremità dei cromosomi.

Solitamente un’erosione marcata è sintomo di un maggiore rischio di mortalità, ma questo aspetto negli ultracentenari perde tale connessione. Secondo gli studiosi, infatti, la breve vita delle sue cellule avrebbe addirittura potuto scongiurare la proliferazione di un cancro, divenendo da fattore di rischio a strumento di protezione dell’organismo.

Gestione cookie