Alla scoperta dei borghi più belli d’Italia dove la vendemmia è una cosa seria: qui, dove l’aria profuma di uva

La fine dell’estate segna l’inizio ufficiale della raccolta dell’uva per la vendemmia. Un vero e proprio rito per paesini e borghi italiani diventati l’emblema del Made in Italy vinicolo nel mondo.

Dalla fine di agosto e fino ad ottobre molti dei borghi e paesini italiani vivono il periodo della vendemmia. È in questo momento dell’anno che le uve sono pronte per la raccolta e la trasformazione; un vero e proprio rituale tradizionale che avvolge le strade di profumo di mosto e rende questi luoghi magici.

raccolta dell'uva
Alla scoperta dei borghi più belli d’Italia dove la vendemmia è una cosa seria: qui, dove l’aria profuma di uva -viagginews.com

L’Italia Paese dei borghi e delle eccellenze enogastronomiche e quando si parla di vini non si può non pensare alle infinite distese di vigne che compongono buona parte degli scenari collinari di diverse regioni dello Stivale.

Borghi che in questo periodo vivono un momento di intenso lavoro, perché l’una è pronta per straformarsi da frutto a bevanda dai sapori e colori avvolgenti. Paesini che vivono e si realizzano in questo periodo dell’anno, quando il profumo di mosto invade le strade e rendono questi piccoli agglomerati ancora più affascinanti. Un vero e proprio turismo quello dei borghi del vino, con percorsi e itinerari che seguono le tradizioni di questi luoghi e ovviamente la produzione delle cantine. Per weekend fuoriporta che sanno di lentezza e relax.

I borghi del vino italiani, dal Piemonte alla Basilicata

Un percorso del genere non può che iniziare da un luogo e nome simbolo del Made in Italy nel mondo: Barolo, in Piemonte. La fama è ovviamente legata al vino che ne porta il nome, un rosso prestigioso simbolo di eccellenza, a cui fa da contraltare un paesaggio unico reso nel 2014 anche Patrimonio UNESCO.

NeiVE PIEMONTE
I borghi del vino italiani, dal Piemonte alla Basilicata -viagginews.com

Restando in Piemonte ci si può spostare poi a Neive (foto in alto, ndr) dove ogni angolo del borgo è un invito a rallentare e godersi il paesaggio circostante e la natura. Inserito per altro nella lista dei Borghi più belli d’Italia, Neive è un piccolo centro fatto di case di pietra e antiche cantine che custodiscono la storia e le tradizioni secolari del luogo. E non mancano le opportunità di vivere esperienze dirette nel mondo vinicolo attraverso l’antica arte della pigiatura, per un contatto vero con la natura.

Spostandosi un po’ più giù non si può non citare almeno Montalcino, in Toscana. Il cuore della Val D’Orcia che racchiude questo piccolo borgo medievale conosciuto in tutto il mondo per il suo Brunello. Mura, torri, vicoli stretti raccontano una storia secolare, mentre le vigne regalano quello scenario che tutto il mondo ci invidia.

Non può mancare, infine, una tappa nel sud Italia e precisamente a Pietragalla, in Basilicata. Tra i borghi del vino italiani non si può non parlare di questo piccolo borgo la cui caratteristica principale è il Palmento, un vero e proprio piccolo villaggio che oggi sembra il paese degli Hobbit, ma che in passato serviva per la fermentazione del vino. Un vero e proprio villaggio nel villaggio che rende questo borgo curioso e affascinante.

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