Una pianta che si trova comunemente lungo il ciglio della maggior parte delle autostrade italiane. Il motivo non è puramente estetico.
È facile incappare in questa pianta quando si percorrono i rettilinei del Bel Paese. Sarebbe un errore associare a questa scelta un obiettivo prettamente estetico.

Parliamo infatti di una pianta che vanta delle caratteristiche precise. Garantisce la sicurezza dei conducenti che percorrono la carreggiata.
Hai trovato questa pianta lungo l’autostrada? Il motivo
L’oleandro è una pianta esteticamente maestosa. Meravigliosa, con i suoi colori sgargianti e il profumo inconfondibile. Peccato che tanta bellezza nasconda, come spesso accade in natura, dei rischi non indifferenti. La storia insegna: si narra che alcuni soldati di Napoleone morirono, perché utilizzarono i rami dell’oleandro come spiedi per cuocere la carne. È infatti una specie tossica, sia per gli animali che per l’uomo.

La scelta quindi non è puramente estetica, ma pratica. Si piantano gli oleandri lungo le autostrade per allontanare la fauna selvatica. Uno dei fattori che può potenzialmente causare incidenti è proprio l’attraversamento improvviso della carreggiata di cervi, caprioli, cinghiali, volpi, ma anche ricci, tassi, cani e gatti. Il conducente si rende conto della presenza dell’animale all’ultimo minuto. Sterza oppure inchioda. Ed ecco che si verifica la collisione.
Gli animali sono più intelligenti dell’uomo. Non hanno bisogno di una conoscenza botanica di base per individuare le piante tossiche e quelle commestibili. E infatti si tengono largamente lontani dagli oleandri. È un escamotage utile soprattutto durante le ore notturne, quando non si ha il completo controllo dell’ambiente circostante. Esiste però un secondo motivo, sempre collegato alla sicurezza stradale.
L’oleandro, come abbiamo detto, è una pianta maestosa. Caratterizzato da una fitta chioma di fiori e foglie. In caso di collisione, ridimensiona – almeno in parte – la potenza dell’impatto. Evitando così che il veicolo presenti danni gravi e tutelando la sicurezza dei passeggeri. Vengono, per altro, piantati anche sullo spartitraffico delle autostrade, così da proteggere i conducenti dai fari abbaglianti – obbligatori dopo il tramonto – di coloro che viaggiano in senso opposto nella carreggiata adiacente.
Per ultimo, la loro cura è molto semplice. Non hanno bisogno di troppa acqua e resistono bene alle alte temperature. Non implicano costi particolari per gli enti che si occupano della manutenzione di strade e autostrade. Si evince chiaramente, quindi, che la scelta dell’oleandro è tutto fuorché meramente estetica.





