Con i suoi circa 140 km² e 395.000 abitanti, è il capoluogo di una delle regioni più produttive d’Italia, l’Emilia-Romagna.
“La Dotta, la Grassa, la Rossa, la Turrita”: c0sì viene definita Bologna. Stile medievale e capoluogo di una regione con grandi passioni culinarie, motoristiche e politiche, la sua storia si intreccia con quella di grandi personaggi attivi nel campo della scienza, delle lettere e dell’arte.

“La Dotta”, per la sua antica Università, “Alma Mater Studiorum” fondata nel 1088. Prima Università del mondo occidentale e prima sede deputata allo studio del Diritto. “La Grassa”, per le sue tipiche e squisite pietanze: tortellini, mortadella, lasagne, tagliatelle al ragù e crescentine, sono solo alcuni dei prodotti caratteristici della città felsinea.
“La Rossa”, non solo per il suo passato politico come baluardo della sinistra italiana del dopoguerra, ma anche per le mura, le case medievali, i tetti in cotto che colorano di rosso la città. “La Turrita”, per le oltre cento torri che in passato svettavano in cielo. Oggi come simbolo della città restano le “Due Torri”, dette degli Asinelli e Garisenda che si ergono maestose in pieno centro, sopravvissute, insieme a un altro paio di dozzine, a burrascosi secoli di storia.
Le radici di Bologna risalgono almeno al IX secolo a.C., quando era abitata dai Villanoviani. Intorno al VI secolo a.C., arrivarono gli Etruschi che la ribattezzarono Felsina, un nome che ancora oggi risuona tra gli antichi portici. Successivamente, la città passò sotto il controllo dei Galli Boi e, infine, nel 189 a.C., fu conquistata dai Romani, che le diedero il nome di Bononia.
Bologna: il santuario “maledetto” per le coppie non sposate
La posizione strategica di Bologna, ai piedi dell’Appennino e lungo l’antica Via Emilia, la rese un nodo fondamentale per i collegamenti tra il nord e il sud della penisola, ruolo che continua a rivestire anche oggi.

Bologna è famosa per il suo stile architettonico unico, caratterizzato da un’imponente presenza di portici e colori caldi. Solo nel centro storico, si estendono per circa 62 km, un primato che ha valso loro il riconoscimento come Patrimonio UNESCO nel 2021. Ma la città non è solo portici: passeggiando per le sue strade, si possono ammirare le famose torri, piazze maestose, palazzi storici e chiese di raffinata bellezza.
Tra le meraviglie di Bologna, spicca il Santuario della Beata Vergine di San Luca, un’imponente struttura che domina la città dalla cima di un colle a circa 280 metri di altitudine. La vista da lassù è mozzafiato e si può godere di un panorama completo sull’intera area bolognese. Per raggiungere il Santuario c’è una camminata suggestiva e panoramica di quasi quattro chilometri sotto il portico più lungo del mondo.
Ma si può arrivare anche in auto, percorrendo la strada carrabile che porta direttamente all’ingresso.
Attenzione alle coppie però! Una famosa leggenda locale sconsiglia vivamente alle coppie di fidanzati di salire al santuario insieme. Si narra, infatti, che se una coppia non ancora sposata percorre il portico o sale al santuario, la loro relazione sia destinata a finire.





