C’è stato un ritrovamento che ha lasciato senza parole anche gli archeologi dal momento che tutto fa pensare all’Arca di Noè, l’imbarcazione edificata su ispirazione divina per l’arrivo del Diluvio Universale. Dai resti fino alle misure. Ecco tutti i dettagli.
Uno dei grandi obiettivi che l’uomo, in età moderna, si è dato è di trovare una spiegazione dei miti che hanno formato la cultura di popoli sparsi in giro per il mondo. Studiando il confronto tra culture, è emerso che ci sono alcuni archetipi che si ripetono anche tra società che non hanno avuto nessun contatto tra di loro. Un esempio illustre è rappresentato dal Diluvio Universale, presente anche nella Bibbia. Secondo la narrazione biblica, Noè, per volontà di Dio, costruì la sua arca per mettere in salvo sé stesso e la sua famiglia, oltre ad un maschio ed una femmina di tutte le specie terrestri.

Si tratta, per ovvie ragioni, di un mito, come ce ne sono tanti altri, ma nonostante questo gli archeologi non hanno mai smesso di avere curiosità a riguarda. Proprio per questo motivo c’è stato un ritrovamento che li ha lasciati davvero senza parole. E se ci fosse realmente stata l’Arca di Noè? Ebbene, stavolta sembra che davvero tutto possa tornare, dai resti fino alle misure che sarebbero compatibili. Andiamo a vedere nel dettaglio di che cosa si tratta e che cosa sapere da questo punto di vista.
L’Arca di Noè è realmente esistita? Nuovo ritrovamento degli archelogi
Sul versante Sud del Monte Ararat, vale a dire al confine tra la Turchia e l’Armenia, sono state rinvenute per la prima volta delle strutture in legno fossilizzate e sepolte nel ghiaccio. Ciò che lascia tutti di stucco è che esse si trovavano a ben 4000 metri di altitudine. Ma non è tutto, dal momento che lasciano senza parole anche le misure di questo ritrovamento senza eguali.

A quanto pare, infatti, esse sono del tutto compatibili con quelle dell’Arca di Noè descritte nella Genesi. E’ stato, poi, ovviamente analizzato anche il terreno e questi controlli hanno evidenziato dei sedimenti marini e del materiale organico incompatibile, per così dire, con un ecosistema come quello tipico delle montagne. Qualcosa di enorme ed antico, dunque, è stato trascinato lì dalle acque del mare in un tempo lontanissimo.
Al suo interno ci sarebbero tanti scomparti a livelli, come veniva descritta l’arca in questione nei testi sacri. Anche la zona fa accendere la speranza nei fedeli e non solo. La Bibbia, infatti, colloca proprio lì il punto in cui l’Arca di Noè si sarebbe arenata dopo la fine del Diluvio. Tale scoperta sarebbe avvenuta nell’ottobre del 2023 ad opera di archeologi turchi e speleologi cinesi.





