C’è un luogo di culto a Roma che non ha eguali: si tratta della Scala Santa e pare che l’abbia percorsa Gesù, lasciando delle tracce di sangue che sono ancora visibili. Si tratta di un luogo magnifico e che è estremamente evocativo.
Come è noto a tutti, Roma è un posto estremamente importante per tutta la cristianità. Sicuramente per la presenza, all’interno del territorio della Capitale, della Santa Sede, Città del Vaticano, ma anche per tutto ciò che la circonda. E’ diventata, infatti, sempre di più un punto di riferimento ed una sorta di luogo di culto senza fine. Tutto ciò ha lasciato sparse in giro per l’Urbe dei monumenti che ancora oggi, a distanza di secoli, tolgono il fiato e che ogni giorno vengono visitati da turisti provenienti da ogni angolo del mondo.

Alcuni sono noti ai più, come per l’appunto San Pietro, mentre altri sono un po’ meno conosciuti. Per esempio, non tutti sanno che c’è quella che si chiama Scala Santa. Si tratta di una reliquia dal valore inestimabile per i fedeli. Pare, infatti, che l’abbia percorsa Gesù, lasciando delle tracce di sangue che sarebbero visibili ancora oggi. Si tratta di un luogo che toglie il fiato e che è estremamente evocativo proprio per quanto detto fino a questo momento. Andiamo a vedere tutti i dettagli a riguardo.
Scala Santa a Roma: ci sono ancora le tracce del sangue di Gesù
Il gioiello in questione si trova nelle vicinanze della Basilica di San Giovanni in Laterano ed è a sua volta un santuario. Nello specifico, custodisce il sancta sanctorum, la cappella dei Papi nella quale si venera l’immagine del SS. Salvatore. Si tratta di un lungo che ogni cristiano, almeno una volta nella vita, dovrebbe visitare. E’ una scala composta da 28 scalini, ma per quale motivo è così importante per la cristianità questo posto?

Secondo la tradizione, infatti, si tratta del cammino che Gesù salì con il cuore ovviamente colmo e pieno di dolore, al fine di essere giudicato da Ponzio Pilato. Su di essa si possono notare ancora oggi delle tracce di sangue e, secondo l’interpretazione cristiana, si tratterebbe di tracce ematiche appartenenti proprio a Cristo. Fu trasportata a Roma nel lontano 326 d.C. per volere di Sant’Elena, imperatrice di Costantinopoli a quel tempo. Va da sé che un luogo con così tanta storia e con un valore così tanto evocativo sia tanto importante per tutto il mondo di fede cristiana.





