Se il tuo sonno è disturbato dai rumori scatta l’assegno di rimborso “finalmente il diritto alla salute è tutelato davvero”

L’estate è la stagione più amata ma insieme alle vacanze e ai ritmi di lavoro più lenti ha un difetta importante, disturba il sonno, per aiutare chi ne soffre arriva un nuovo bonus salute. Ecco come funziona e chi ne ha diritto

Dati alla mano il periodo dell’anno che va dal 21 giugno al 21 settembre è il più amato dagli italiani. A confermarlo autorevoli statistiche, la propensione a spendere e a divertirsi e soprattutto i dati del Ministero della Salute. Dati secondo il quale l’estate è il periodo dell’anno dove il tono dell’umore è più alto. Ma accanto a tutti questi elementi super positivi ce n’è uno discretamente negativo. In estate si dorme di meno.

Un bonus per il sonno violato
Se il tuo sonno è disturbato dai rumori scatta l’assegno di rimborso “finalmente il diritto alla salute è tutelato davvero” (Foto Pixabay) – viagginews.com

E spesso si dorme meno non solo per causa naturali come il troppo caldo e il tanto sudore che il nostro corpo emette per via delle temperature. Si dorme meno anche per colpa di fattori esterni.

Problemi a prendere sonno la notte? Hai diritto ad un bonus

Ed è esattamente a questi elementi che fa riferimento l’ordinanza 18676 del 2024 della Corte di Cassazione italiana. Un’ordinanza che introduce un principio importante, quasi sacrosanto, il diritto al risarcimento per il sonno disturbato. Una sorta di bonus sonno per chi rischia di vedere la salute compromessa per la privazione di uno degli elementi vitali.

La movida molesta fa scattare il bonus sonno
Problemi a prendere sonno la notte? Hai diritto ad un bonus (Foto Pixabay) – viagginews.com

Ma di cosa si tratta? Chi ne ha diritto? Come si può ottenere e, soprattutto, quanto cuba in termini economici? La risposta arriva dal dettato dell’ordinanza ed è molto chiara. Partiamo dal principio regolatorio. Si ha diritto al cosiddetto “Bonus Sonno” se il riposo è privato da movida molesta, schiamazzi e rumori intensi.

Il danno, ovviamente, va provato e certificato con querela di parte e certificati emessi allo scopo. A dare il la al nuovo principio che, inevitabilmente, farà giurisprudenza il ricorso mosso da una serie di cittadini di Napoli vessati dalla mala movida. Cittadini che non solo si sono visti riconoscere un risarcimento del danno, alcuni fino a 230.000 euro, ma in aggiunta sono riusciti a far pronunciare la Corte Costituzionale sul tema. E a farlo facendo riconoscere il diritto al sonno come parte integrante di quanto si legge all’articolo 32 della Costituzione italiana. Una novità di grande rilievo.

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