Tra chi va in albergo c’è un’abitudine diffusa che a prima vista sembra innocente, ma che può portare a essere messi alla porta.
Per quanto scegliere un hotel buono abbia un certo costo è di sicuro il sistema più comodo per passare le vacanze. Lenzuola e asciugamani che vengono cambiati a richiesta, nessun bisogno di cucinare e se la struttura include servizi particolari come piscina o Spa la possibilità di rilassarsi al meglio. Naturalmente a patto che si rispetti il personale e le regole previste.

Quelle più comuni sono note, a partire dall’evitare di disturbare gli altri ospiti con rumori o musica alta in orario notturno. Poi ci sono naturalmente la cura del mobilio e degli spazi comuni, oltre al rispetto degli orari previsti per l’arrivo in albergo e il check-out al momento della partenza. Anche se si è pagato non si è a casa propria e la struttura richiede una certa organizzazione.
Anche gli ospiti modello che tengono presenti tutte queste regole però hanno un’abitudine che potrebbe metterli nei guai. Ormai è talmente diffusa che per alcuni rappresenta la prassi, ignorando che essere scoperti potrebbe non solo far fare una pessima figura, ma essere messi alla porta dal personale dell’hotel.
Cosa può farti cacciare da un albergo
Quando si prenota un soggiorno in hotel quasi sempre si sceglie il pacchetto con la colazione inclusa, in modo da svegliarsi con calma. Di fronte al buffet del mattino, che già in una struttura di medio livello prevede di tutto, anche chi di solito è leggero si riempie il piatto. Nulla impedisce di abbuffarsi a colazione, almeno finché si rimane all’interno della sala prevista dall’hotel.

Giustificandosi con l’idea di aver comunque pagato molti però approfittano di questo momento per fare scorta di viveri per la giornata. C’è chi si prepara un panino che poi nasconde nella borsa e chi addirittura si porta una vaschetta da riempire. Peccato che secondo l’articolo 624 del codice penale questo gesto si classifichi come un vero e proprio furto ai danni della struttura.
La colazione va consumata infatti nei tempi e nei luoghi indicati dall’albergo, e fuori da questi limiti il cibo non è di proprietà dell’ospite. Anche se spesso i camerieri tendono a chiudere un occhio, sarebbe nei loro diritti anche chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. L’articolo citato prevede una multa, se non addirittura l’arresto.
Essere messi in carcere o presi in custodia per un panino sembra assurdo, ma la struttura può rivalersi anche in altri modi. Classificando il gesto come violazione delle regole previste dall’hotel infatti può espellere gli ospiti dalla struttura senza troppe remore.





