È il caso di una donna che è stata costretta a pagare quasi 10 mila euro di multa per una pessima abitudine: ecco qual è e cosa devi sapere
In molti credono la proprietà privata sia un diritto assoluto che non può essere condizionato in alcun modo. Non è così. Esistono innumerevoli vincoli che limitano la libertà di un proprietario. Quasi tutte nascono dall’incontro con gli interessi e i diritti dei soggetti con cui la proprietà confina: i vicini di casa.

Avere rapporti di buon vicinato potrà risultare quanto mai utile, adesso che un tribunale toscano ha condannato una donna a pagare oltre 10mila euro per un’abitudine, solo apparentemente innocua, che era solita avere dentro le mura della propria abitazione. Questa recente sentenza ha stabilito un principio generale che condizionerà anche altri casi simili futuri. Ecco quindi cosa devi sapere e cosa è meglio non fare quando sei in casa per evitare multe molto salate.
“La mia libertà finisce dove comincia quella degli altri“, sosteneva qualcuno, e mai frase fu più adeguata per la situazione che andremo a raccontare tra pochissimo. Ricordati di rispettare chi vive vicino a te, per essere a tua volta rispettato.
Fino a 10mila euro di multa: rischi grosso se lo fai ancora
La modernità è purtroppo piena di episodi di alienazione e isolamento. Soprattutto nelle grandi città, è ormai difficile che si riesca a costruire dei rapporti sinceri con le persone che vivono nel proprio palazzo. Mentre un tempo, la vita di quartiere era quasi “obbligatoria”, attualmente, anche a causa della pandemia, è diventato sempre più complesso instaurare delle relazioni con degli sconosciuti: c’è molta più diffidenza.

Tuttavia, la sentenza di cui stiamo per parlare ti spingerà a costruire dei rapporti di qualità con i tuoi vicini di casa, proprio per evitare una multa assurda per un’abitudine molto comune: camminare con i tacchi per casa. Ebbene sì, una signora di Sesto Fiorentino è stata condannata a pagare oltre 10mila euro di risarcimento per il rumore provocato dai suoi tacchi. Vediamo più nel dettaglio cosa è successo e come evitare di ricevere lo stesso trattamento.
Una residente di Sesto Fiorentino ha accusato la vicina di causare rumori insopportabili camminando con i tacchi dentro casa. Il tribunale ha dato ragione alla vittima, stabilendo che il disturbo continuativo potesse arrecare un danno reale alla salute. Per arrivare alla condanna, la residente ha documentato il tutto con registrazioni audio, apportando anche certificati medici che attestavano stress e disturbi del sonno.
L’articolo 844 del Codice civile è la norma su cui si basa la sentenza, che stabilisce il diritto di ogni individuo a vivere senza subire rumori che superino la normale tollerabilità. Qualora il rumore sia persistente e influisca negativamente sulla salute o sulla qualità della vita, può scattare il diritto al risarcimento, come è accaduto nel caso, ormai celebre, di Sesto Fiorentino.





