Bolo auto, la tassa per antonomasia che piace poco agli italiani ma che non ha mai dato segni di cedimento.
Nel senso che si è sempre pagata e si continuerà a farlo, ma esistono delle eccezioni, e non sono poche. Vi consigliamo di seguire questo articolo per capire se state pagando anche se non dovreste farlo.

Il bollo auto, o tassa di possesso è una quota da versare obbligatoriamente tutti gli anni alla regione di residenza se si è in possesso di un qualsiasi veicolo, quindi non solo auto ma anche furgoni e moto. Ciò vale anche per chi conduce mezzi in leasing o a noleggio a lungo termine, anche se spesso il versamento di tale imposta è già incluso nei canoni mensili, un dettaglio da verificare attentamente al momento dell’accordo.
Un tempo veniva chiamata tassa di circolazione, ma nel corso degli anni sono cambiate le regole. Oggi tutti i proprietari devono pagare il bollo auto, anche se il mezzo non viene utilizzato e resta inattivo perché si tratta di un’imposta sul possesso e non sull’utilizzo. Ma c’è chi la tassa non la deve pagare e (forse) non lo sa.
Bollo auto: forse lo stai pagando anche se non dovresti
Le esenzioni dal bollo auto sono decise principalmente dalle Regioni, quindi occorre prima di tutto consultare il sito ufficiale della Regione di residenza o gli uffici competenti locali per sapere quali categorie di veicoli sono esentate o agevolate. Ma qualcosa la possiamo anticipare.

Per verificare se il tuo veicolo è esente dal pagamento del bollo auto, basta seguire questi semplici passaggi: controllare la normativa regionale, verifica le categorie di esenzione comuni. I veicoli intestati a persone con disabilità secondo la Legge 104, con requisiti specifici su cilindrata e uso esclusivo sono esenti dalla tassa. Così come le auto storiche (di almeno 20 anni) iscritte a registri storici come ASI, i veicoli elettrici o ibridi, quasi sempre esenti per i primi 5 anni, i veicoli alimentati a metano o GPL con esenzioni o riduzioni secondo la Regione.
Esenti dal bollo auto anche i veicoli di enti no profit o altri casi particolari riconosciuti regionalmente. Si può utilizzare anche i servizi online: si può infatti fare una verifica diretta sul sito dell’Agenzia delle Entrate o su quello dell’ACI inserendo la targa e i dati del veicolo per sapere se ci sono esenzioni o riduzioni applicabili. Se si rientra nei casi elencati di esenzione, occorre presentare domanda che va presentata alla Regione o all’Unità Territoriale ACI della provincia di residenza, allegando la documentazione richiesta.





