Tra Barbagia e Ogliastra, si apre una profonda voragine patria del trekking: è uno spettacolo mozzafiato

È il canyon più spettacolare d’Europa e uno dei più profondi. Una gola di origine erosiva, lunga un chilometro e mezzo.

Si trova al centro della Sardegna, tra Barbagia e Ogliastra: una profonda voragine, spettacolare monumento naturale patria del trekking e dai paesaggi mozzafiato. Non la solita Sardegna ma molto di più.

ogliastra vista sui monti
Tra la Barbagia e Ogliastra, si apre una profonda voragine patria del trekking: è uno spettacolo mozzafiato – viagginews.com

Un territorio che segna il confine tra Orgosolo e Urzulei. Una meraviglia per gli occhi modellata dalla forza del rio Flumineddu che scorre sul fondo, alimentato da acque che attraversano il Supramonte infiltrandosi in gallerie sotterranee e riemergendo da sorgenti a valle della gola. Il torrente ha eroso la roccia calcarea fino a formare il canyon. Siete pronti per un viaggio emozionante?

Vi immergerete nel territorio più selvaggio della Sardegna: per affrontare i trekking che portano al canyon, sono necessari accompagnamento di guide esperte e attrezzatura adeguata.

Il grande canyon in Sardegna: uno spettacolo naturale da affrontare con preparazione e organizzazione

La via d’accesso più immediata al canyon è a est, parcheggiando l’auto nel passo di Genna Sìlana, lungo l’orientale sarda (statale 125), tra Dorgali e Baunei, per poi percorrere un sentiero segnalato di un’ora all’andata e del doppio al ritorno.

canyon sardegna e bandiera dell'isola
Il grande canyon in Sardegna: uno spettacolo naturale da affrontare con preparazione e organizzazione – viagginews.com

Attraverso un bosco di lecci, felci, corbezzoli e altri profumi mediterranei, arriverai all’ingresso di Gorropu. Da sud, invece, raggiungerai la gola attraverso un percorso escursionistico per esperti che parte da Sedda ar Baccas: dodici chilometri percorribili in cinque ore tra andata e ritorno. Si procede lungo s’Ischina ‘e sa raicca, arrivando prima a Pischina Urthaddala, laghetto formato dal Flumineddu, e dopo alla cascata de sa Giuntura che segna l’ingresso a monte della gola.

Da nord, partendo da Dorgali, attraverserai in auto la vallata di Oddoene fino al ponte di s’Abba Arva, da cui proseguirai a piedi per due ore costeggiando il fiume e il versante sud-orientale del monte Oddeu, in mezzo a massi calcarei bianchi e levigati. Potrai fare l’escursione guidata anche di notte per vivere dal tramonto all’alba l’anima profonda del Supramonte. Percorrendo i tre sentieri camminerai tra ginepri e tassi millenari, incontrerai grotte, come su Cunnu de s’Ebba, pinnettos e insediamenti nuragici. Il nuraghe Presetu Tortu, è dominato a sua volta dal nuraghe Mereu, colosso di calcare bianco svettante sul verde della foresta. A valle l’ingresso è ‘sorvegliato’ dal nuraghe Gorropu. L’inaccessibilità ha generato leggende su mostri che ne abitavano le grotte. Si dice pure che in un suo preciso punto si vedano le stelle in pieno giorno e che sboccino, di notte, i magici fiori della felce maschio.

Qui è un continente a parte: enormi bastioni scoscesi e cime oltre i mille metri si alternano a canaloni che giungono sino al mare. Poi foreste, sorgenti, grotte e doline, la più vasta è a Orgosolo: su Suercone, ‘un imbuto’ largo 500 metri e profondo 200, meta di impegnativi trekking. Per cimentarsi in questi lunghi percorsi è bene essere preparati con l’attrezzatura giusta e una buona condizione fisica.

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