In Sardegna è stata avviata un’importante iniziativa estiva che mira a proteggere le api dagli effetti dannosi del surriscaldamento globale: dove si trovano e cosa sono i Bug’s hotel.
Stiamo vivendo sulla nostra pelle gli effetti del surriscaldamento globale, un fenomeno che ha portato ad evidenti cambiamenti climatici che rischiano di danneggiare in maniera irreparabile molti habitat marini e terrestri e che alla lunga avranno delle conseguenze importanti anche sulle coltivazioni e la disponibilità delle risorse idriche.

Il rischio di desertificazione del suolo è elevatissimo in tantissime zone del nostro Paese, uno scenario drammatico che potrebbe obbligare allo spopolamento e all‘abbandono di interi centri urbani. Tra le specie maggiormente colpite dai cambi climatici e dal surriscaldamento ci sono anche le api, insetti che soffrono le temperature eccessive al punto da rischiare l’estinzione.
La salvaguardia delle api non è una questione da sottovalutare, perché questi insetti non servono solo alla produzione del miele, ma sono fondamentali per l’impollinazione di molteplici piante che vengono utilizzate per la coltivazione di alimenti e frutti, il che implica che sono fondamentali per la prosperazione di tali specie di piante e di conseguenza per la produzione di determinati elementi.
In Sardegna nascono gli hotel per le api: di cosa si tratta e perché è un’iniziativa che andrebbe esportata ovunque
Da diverso tempo in Italia l’associazione Bug’s hotel si occupa di creare strutture che fungano da rifugio per specie di insetti che rischiano l’estinzione a causa dei cambiamenti climatici e dell’utilizzo intensivo di pesticidi nelle coltivazioni. Tra le specie che vengono monitorate e protette ci sono anche le api.

Per questa ragione Davide Maffei, proprietario terriero sardo, si è rivolto all’associazione al fin di ottenere aiuto per la creazione di arnie e rifugi artificiali per le api in Sardegna. Per realizzare queste “strutture alberghiere” per api, Maffei ha ricavato 5 ettari di terreno dai suoi possedimenti e li ha interamente dedicati a questa iniziativa a tutela dell’ambiente e di questi insetti.
Il suo rifugio per api si trova in prossimità della pineta di Mugoni, poco distante dalla località turistica di Alghero. L’obiettivo primario è quello di salvaguardare le api che producono miele – le quali intontite dal forte caldo rischiano di non riuscire a portare a termine la produzione – ma anche quello di salvaguardare l’esistenza di quelle selvatiche come l’ape solitaria.
L’esempio di Maffei potrebbe essere d’ispirazione per tantissimi altri proprietari terrieri che in futuro potrebbero riservare una parte dei propri terreni proprio a rifugi per api, ricevendone un vantaggio non solo per la produzione di miele, ma anche per la coltivazione di diversi ortaggi e frutti.





