Vivi lontano dall’ospedale? Bonus 1500 euro di risarcimento, lo prendo al volo ma non basta

Esistono luoghi in Italia molto lontani dai servizi di prima necessità, ospedale compreso. E arriva un aiuto per affrontare le spese.

Per forza di cose non tutti i comuni italiani possono avere un ospedale vicino. Pensiamo, per esempio, alle città di montagna. E allora diventa difficile, se occorre, raggiungere il più vicino ospedale che potrebbe distare anche un centinaio di chilometri.

ragazza in camera d'ospedale guarda fuori dalla finestra
Vivi lontano dall’ospedale? Bonus 1500 euro di risarcimento, lo prendo al volo ma non basta – viagginews.com

Non esiste una distanza specifica prescritta dalla legge tra ospedali e centri abitati, ma esistono delle normative in materia. Gli ospedali devono essere facilmente accessibili per i pazienti e il personale, tenendo conto delle esigenze di trasporto e della viabilità, ma devono anche essere collocati in zone che non creino eccessivo disturbo alla popolazione residente per rumore, traffico o altri impatti ambientali. Devono essere facilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblico e privato, e devono essere ben collegati alle principali vie di comunicazione.

Il Piano Regolatore Comunale definisce le zone destinate a servizi pubblici, inclusi gli ospedali, e può stabilire specifiche distanze minime da rispettare. La distanza può variare in base alle dimensioni dell’ospedale, alla sua specializzazione e alle esigenze della comunità. La decisione, dunque, viene presa caso per caso, considerando una serie di fattori legati all’accessibilità, all’impatto ambientale e alle normative locali, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze di cura e la qualità della vita della comunità. Ma cosa succede quando le distanze sono oggettivamente proibitive?

Un bonus speciale per raggiungere l’ospedale in caso di emergenze

L’accesso agli ospedali è per forza di cose diverso tra cittadini, tutto dipende da dove si abita. Purtroppo non si può accontentare tutti. Ma c’è chi ci ha pensato seriamente.

corridoio ospedale con sedie
Un bonus speciale per raggiungere l’ospedale in caso di emergenze – viagginews.com

E parliamo della regione Sardegna che ha deciso di dare un contributo economico di 1.500 euro per le donne che partoriscono lontano dai punti nascita: lo ha deciso la Giunta regionale per contrastare le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari e sostenere le spese affrontate da chi vive in territori isolati o difficilmente raggiungibili. Il provvedimento, proposto dall’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, riguarda le donne residenti nelle isole minori (La Maddalena e Carloforte) e più in generale quelle che vivono in comuni dove l’ospedale più vicino non è raggiungibile entro 60 minuti, secondo quanto stabilito dagli standard nazionali sull’assistenza ospedaliera.

“Con questa misura – ha spiegato l’assessore – si è voluto compensare le difficoltà e i costi sostenuti dalle partorienti, promuovendo equità e inclusione anche nei territori più svantaggiati della nostra isola”. Per ottenere il sostegno economico, le beneficiarie dovranno risiedere da almeno 12 mesi antecedenti al parto in uno dei comuni che saranno individuati con un apposito decreto assessoriale, aver partorito in una struttura del Servizio Sanitario Regionale (SSR), anche in caso di interruzione di gravidanza oltre il 180° giorno. Il contributo sarà forfettario e una tantum e verrà erogato in ordine cronologico in base alla data dell’evento, fino a esaurimento dei fondi disponibili.

Con questa misura, la Regione intende offrire un sostegno concreto a chi affronta viaggi lunghi e costosi per partorire, una condizione che interessa decine di comuni dell’interno e delle isole minori.

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