Attraversare la Sardegna da nord a sud è un’esperienza difficile da dimenticare. Oggi andiamo nella parte meridionale dell’isola.
E quando si parla di Sardegna meridionale, non si può non citare il fiume Cixerri, uno dei corsi d’acqua più affascinanti e caratteristici dell’isola. Un fiume torrentizio lungo 40 km che disegna un percorso unico tra montagne aspre e pianure fertili

Il Cixerri racconta una storia millenaria di natura selvaggia, non è solo un corso d’acqua: è un ecosistema che attraversa paesaggi mozzafiato, dalla provincia del Sud Sardegna alla città di Cagliari, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica lontana dalle rotte turistiche più battute. Un percorso non dozzinale e attraversato da chi davvero in una vacanza cerca emozioni e non mondanità o caos.
Il viaggio del Cixerri inizia nelle zone montuose di Iglesias, sul monte Croccoriga, a circa 313 metri sul livello del mare. Qui nascono le prime acque che tra rocce granitiche e vegetazione mediterranea, daranno vita a questo corso d’acqua. La sorgente si trova in un territorio ricco di storia mineraria, dove antiche tradizioni estrattive hanno plasmato il paesaggio circostante per secoli. Il tratto iniziale del fiume presenta caratteristiche tipicamente montane. Durante i mesi invernali, quando le precipitazioni sono più abbondanti, il Cixerri mostra tutta la sua forza, mentre in estate il flusso si riduce drasticamente.
Fiume Cixerri: come conoscerlo bene senza dimenticare nulla
La zona delle sorgenti offre agli escursionisti panorami spettacolari, con vedute che spaziano dalle colline metallifere fino alle pianure costiere. Un’area ideale per chi ama il trekking e desidera scoprire angoli di Sardegna ancora incontaminati.

Durante il suo viaggio verso valle, il Cixerri raccoglie le acque di numerosi affluenti che ne arricchiscono la portata e la biodiversità. Da destra riceve il rio de Bauliana, il rio de su Casteddu e il rio Salamida, mentre da sinistra confluiscono il rio s’Arriali, il rio Figu, il rio s’Arrixeddu e il rio Forresu. Il paesaggio lungo questo tratto intermedio si trasforma gradualmente: dalle forme aspre delle montagne si passa a colline più dolci.
Uno dei punti più significativi del percorso del Cixerri si trova poco a valle di Siliqua, dove lo sbarramento della diga di Genna is Abis ha creato un bacino artificiale di notevole importanza strategica. Questa opera di ingegneria idraulica, ha modificato il regime idrologico del fiume nella sua parte terminale. La zona della diga è diventata nel tempo un punto di riferimento per attività ricreative e didattiche. Durante le prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, non è raro avvistare aironi, cormorani e altre specie che hanno trovato in questo ambiente un habitat ideale. Il tratto finale del percorso del Cixerri racconta una storia di trasformazione territoriale straordinaria. Grazie a importanti e complessi lavori di bonifica, le acque del fiume oggi si versano direttamente nello stagno di Cagliari, mentre in passato il Cixerri era un affluente di destra del Flumini Mannu.