Vuoi goderti il sapore del vino quando esci ma devi guidare? Ordina questo e non dovrai più preoccuparti

Farsi un bicchiere di vino durante una serata fuori è un rischio se poi ci si deve mettere alla guida, ma se fai così non dovrai più rinunciare.

Dire che in Italia amiamo il vino è usare un eufemismo considerando la quantità di cantine a conduzione familiare e il numero di aziende enologiche. Sia in inverno che in estate è possibile prenotare degustazioni in ogni regione e gli amanti del vino non si fanno attendere. Peccato che l’amore per il vino a volte vada sacrificato in favore della sicurezza, specialmente alla guida.

Bicchieri di vino e bottiglia posati sul bagagliaio di un'auto
Vuoi goderti il sapore del vino quando esci ma devi guidare? Ordina questo e non dovrai più preoccuparti. – (viagginews.com)

Ora che le multe si sono fatte più salate e i controlli più rigidi anche chi un bicchiere se lo concedeva pensa sia meglio evitare. Ma se è giusto proteggere sé stessi e i passeggeri ordinare l’analcolico alla frutta o una bibita lascia insoddisfatti durante le sere d’estate. Se poi si è insieme a chi invece approfitta del passaggio diventa la serata quasi una tortura.

Spesso non si tratta tanto della mancanza d’alcol, ma di rinunciare al sapore e all’aroma del vino che un intenditore sa apprezzare. Da poco però in Italia è arrivata una novità che potrebbe rivoluzionare il consumo di questo prodotto. L’unica cosa che serve è essere aperti a delle alternative un po’ speciali.

Il vino che non contiene alcol è realtà

Dopo anni di dibattiti finalmente il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha firmato un decreto ministeriale rivoluzionario in data 20 dicembre 2024. A partire da questa data anche il nostro paese risulta infatti autorizzato alla produzione di vino analcolico. Le modalità di produzione sono conformi alle norme europee e pertanto sicure e comprovate.

Bicchieri di vino su un vassoio con grappoli di uva
Il vino che non contiene alcol è realtà. – (viagginews.com)

Ci sono come sempre alcune eccezioni previste per tutelare le produzioni tradizionali e storiche.La lavorazione che permette di abbassare la gradazione alcolica dei vini infatti non si può applicare ai prodotti IGT, DOC e DOCG. Pur preservando i prodotti che sono patrimonio nazionale però pare che anche gli astemi potranno godersi un bicchiere di vino senza sensi di colpa.

Il vino analcolico comprende sia quello dealcolato, dove il contenuto di etanolo residuo è inferiore allo 0,5%, sia quello parzialmente dealcolato se superiore allo 0,5%. Se da un lato alcuni produttori lo considerano una minaccia la realtà è che la versione analcolica aiuterebbe a evitare giacenze nelle cantine che finirebbero con l’essere gettate.

Per produrre il vino analcolico si parte dal prodotto classico, che riceve un trattamento aggiuntivo per eliminare l’etanolo. Il meno invasivo e che non richiede additivi è la distillazione sotto vuoto. Trovarlo per fare un assaggio non è difficile, basta andare in un supermercato Conad o Coop nel reparto vini.

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