Ecco un aspetto molto spesso trascurato quando si viaggia in aereo: la scelta della biancheria intima. Qualche consiglio utile.
Quando bisogna volare è importante evitare un certo tipo indumenti intimi: la biancheria va scelta con criterio. Soprattutto nel momento in cui bisogna affrontare viaggi importanti in termini di tempo e miglia, e bisogna dunque star seduti molto a lungo, la scelta della giusta biancheria intima può fare una grande differenza. In gioco non c’è solo il benessere del viaggiatore, ma anche la sua salute.

Sembra un dettaglio marginale, ma indossare indumenti sintetici, poco traspiranti o troppo aderenti potrebbe causare dei fastidi anche gravi. Si va dalle irritazioni cutanee dovute alla sudorazione e allo sfregamento, all’aumento del rischio di infezioni.
L’aereo è un ambiente poco umido ma poco ventilato, specie nell’area delle sedute. Ed è quindi complicato garantire ai passeggeri un contesto sicuro a livello igienico.
Per non dover subire un disagio prolungato conviene organizzarsi, in modo da sentirsi al sicuro nonostante si sia sottoposti al fenomeno della pressurizzazione, all’aria secca o troppo umida nella zona della seduta e, in generale, a spazi ristretti.
In realtà, la questione non riguarda solo gli indumenti intimi ma tutti gli abiti. Per prevenire problemi e viaggiare in modo più piacevole, servono capi delicati, traspiranti e possibilmente chiari.
Biancheria intima da indossare in aereo
Bisogna stare comodi. E bisogna evitare tutti quei vestiti e quegli accessori che potrebbero trasformarsi in pericoli per sé e per gli altri. I pantaloni troppo stretti, per esempio, limitano i movimenti e possono causare gonfiore alle gambe, edemi, problemi alla circolazione sanguigna.

Il passeggero dovrebbe evitare anche vestiti difficili da togliere, come tute troppo aderenti, camice e abitini con troppi lacci e bottoni. Tali capi sono scomodi da trattare quando bisogna spogliarsi in bagno. Sandali, tacchi alti, anfibi possono essere fastidiosi da portare ai piedi per troppo ore e sono anche poco pratici in caso di evacuazione o controlli di sicurezza.
Il più delle volte si trascura l’abbigliamento che sta sotto. Per un volo lungo è però fondamentale preoccuparsi anche della comodità dei primi strati. In materiali sintetici, come il nylon o il poliestere, perché rivelarsi scomodi e insidiosi. Per esempio facendo aumentare il rischio di infezioni, specie se c’è necessità di star seduti per molte ore.
I tessuti naturali, come il cotone, sono invece preferibili. Il motivo? Semplicemente perché permettono una migliore traspirazione e riducono l’umidità, proteggendo la pelle. E c’è anche un altro problema legato ai materiali sintetici, segnalato anche da varie compagnie aeree. La biancheria intima e i capi in poliestere, per esempio, possono essere più infiammabili. E in caso di emergenza potrebbero rappresentare un rischio maggiore.