L’idea di fare il bagno in mare a sera tarda ha un che di affascinante, ma comporta dei rischi a cui forse non hai pensato.
Le vacanze estive soprattutto per i giovani sono un momento non solo per rilassarsi ma anche per sfogarsi dopo mesi di studio o lavoro. Senza il pensiero di doversi svegliare presto è facile attardarsi sulla spiaggia anche dopo cena e attendere che cali la notte. E con la luna che si riflette sulla superficie dell’acqua viene voglia di un ultimo tuffo.

Il fascino del “bagno di mezzanotte” dopotutto colpisce quasi tutti, e c’è chi dice che andrebbe provato almeno una volta nella vita. Stare in acqua da soli, quando tutti sono andati via, con le stelle sopra la testa ha un che di magico già solo a immaginarselo. Ci si sente sospesi, quasi fuori dal mondo per qualche minuto.
Proprio il fatto che la spiaggia sia deserta però al tempo stesso fa scorrere un brivido o due lungo la schiena dei più prudenti. Più che di paranoie si tratta di un istinto a cui invece sarebbe meglio dare retta fin da subito. Presi dall’entusiasmo per l’esperienza è facile dimenticare i pericoli che il mare nasconde, soprattutto di notte.
Perché il mare di notte è più insidioso
Prima di tutto la maggior parte degli stabilimenti balneari è chiuso di notte dunque gli unici punti di accesso sono le spiagge libere. Essendo meno controllate è facile che camminando si trovino elementi taglienti come cocci di vetro caduti sulla sabbia. Non conviene mai girare scalzi, né sulla sabbia asciutta che sul bagnasciuga, soprattutto quando c’è poca luce.

Se si decide di provare comunque a entrare in acqua conviene essere almeno in due o tre, mai da soli. Di notte non è così facile notare le correnti e le onde come invece è durante il giorno, anche stando attenti. Avere accanto qualcuno che possa aiutare o dare l’allarme è fondamentale in caso di qualsiasi incidente e permette di sentirsi più sicuri.
Conviene anche informarsi sugli orari delle maree, perché se questa è in crescita c’è il rischio di trovarsi in breve a centinaia di metri dalla sabbia. Per di più senza riuscire a vedere bene il punto in cui si infrangono le onde eventuali scogli sommersi diventano molto pericolosi. Basta poco per finirci contro e tagliarsi, rischiando un’emorragia.
Non dobbiamo dimenticare che in assenza dei bagnanti di notte si fanno vedere anche degli animali che preferiremmo non trovare. Vale a dire le meduse, che abbondano nelle ore serali in modo che il rischio di pungersi aumenta in modo considerevole.