Le previsioni a lungo termine anticipano un mese di luglio caratterizzato da un clima rovente, ancora più caldo di un giugno che rischia di essere da record.
Proprio nelle prossime ore avrà luogo la svolta meteorologica che è stata ampiamente anticipata dalle previsioni meteo dei giorni scorsi. Dopo un inizio settimana tendente al bello ma che ha anche visto il ritorno delle piogge su alcune delle regioni del Nord Italia, infatti, oggi sarà la prima giornata estiva per tutta l’Italia.

A quanto pare questa svolta sarà persistente e il caldo, molto intenso nelle regioni del Sud Italia, non abbandonerà la presa per tutta la settimana a venire. Si pensa possa esserci un break temporalesco nella seconda metà del mese, ma terminata l’incursione perturbata il caldo dovrebbe tornare a palesarsi con veemenza su tutta la penisola.
Il timore condiviso dagli esperti è che si possa ripetere un mese di giugno caldo quanto quello del 2003 (ancora oggi con la media di temperatura più alta da quando vengono registrate le rilevazioni) o addirittura ancora più caldo. Ci attendono dunque settimane di caldo intenso, con temperature che solitamente sono più tipiche di luglio e agosto.
Luglio sarà uno dei più caldi della storia? Cosa dicono le previsioni meteo
Alcuni modelli meteorologici suggeriscono uno scenario barico non troppo dissimile da quello che si sta verificando in questi giorni, con l’anticiclone africano che presidierà stabilmente i nostri territori creando una situazione atmosferica bloccata. L’alta pressione generata da questo fenomeno darebbe vita ad una lunga fase soleggiata e secca che porterebbe in dote temperature oltre le medie stagionali.

Se così fosse ci sarà un mese di luglio molto caldo e poco piovoso, che comporterebbe il rischio siccità e un’allerta medico soprattutto per le persone maggiormente deboli, ovvero bambini e anziani. Possibili in un simile scenario anche fenomeni temporaleschi estremi, in grado di causare danni ma non di portare sollievo e abbassamento di temperatura in modo stabile.
Il rischio è dato proprio dalla presenza di aria calda negli strati più bassi dell’atmosfera, poiché l’eventuale passaggio di correnti fredde in contrasto con le masse d’aria calda presenti sul territorio darebbe vita a improvvise piogge anche di elevata intensità. Alcuni modelli meteorologici suggeriscono inoltre che l’anticiclone africano possa stanziarsi fino ad agosto, posticipando le classiche precipitazioni estive portate dalle perturbazioni atlantiche alla metà di settembre.
Come abbiamo potuto vedere in questi mesi, le previsioni a lungo termine non sono affidabili al 100% e in ogni caso offrono una possibile evoluzione generale che non tiene conto di modifiche, anche estemporanee, che hanno impatto settimanalmente e giornalmente sul clima.