In una cena nel corso di una puntata di “Quattro Ristoranti” c’è stato chi credeva di essere vicino alla morte, ecco perché questo è accaduto.
I programmi dedicati alla cucina sono certamente amatissimi dal pubblico, sia da chi ama districarsi ai fornelli ed è in cerca di nuove idee, sia semplicemente da chi è interessato a osservare chi ha grande abilità in questo ambito. Tra questi c’è “Quattro Ristoranti”, che può fornire anche spunti interessanti su dove fare un pasto fuori, sia nella propria città, sia quando si è in vacanza, il tutto con l’ironia che contraddistingue Alessandro Borghese, padrone di casa del format.

Lo chef raramente è abituato a fare sfuriate con i protagonisti, ma sa comunque fornire consigli importanti se nota che i ristoratori abbiano la necessità di migliorare nella preparazione dei piatti e nella gestione del lavoro. A volte, però, possono accadere momenti imprevisti, che non possono che fare riflettere, sia i protagonisti sia i telespettatori, come è accaduto in uno degli ultimi appuntamenti, dove qualcuno ha pensato di essere vicino alla morte.
A “Quattro Ristoranti” qualcuno pensava di morire
Quando si va a mangiare fuori ci si augura ovviamente che quanto servito sia buono, non solo a livello di gusto, ma soprattutto per la qualità dei suoi ingredienti. Altrimenti, può esserci il rischio concreto di stare male, cosa che nessuno vorrebbe evidentemente possa accadere.
In una delle ultime puntate di “Quattro Ristoranti”, che proprio quest’anno festeggia il decimo anniversario, c’è stato però chi ha temuto il peggio e ha pensato addirittura di essere vicino all’ultimo respiro. Tutto è accaduto in occasione di un appuntamento speciale organizzato per celebrare questo traguardo, incentrato sulla pasta fresca, una delle tradizioni tipiche della nostra cucina, in cui si sono sfidati ristoratori provenienti da diverse zone d’Italia.

A Genova, però, nel momento in cui è stata servita una lasagna i concorrenti non sembravano credere ai loro occhi, specialmente perché sanno bene come debba essere questo piatto che piace anche ai bambini per essere davvero a regola d’arte.
“Tutti i giorni un bolognese si alza e aspetta una lasagna. Arriva a Torino e muore”, “Arriva a Genova e muore di nuovo”, queste sono state le frasi pronunciate da Alessandro Borghese alla visione della celebre ricetta. Quello che si sono trovati davanti, infatti, sembrava essere tutto meno che una lasagna, non solo per la stratificazione praticamente assente, ma soprattutto perchè mancava la crosticina che rende il tutto più invitante e che fa subito venire voglia di mettere un pezzo sotto i denti.
Uno dei ristoratori in sfida, di origine pugliese, non ha potuto non commentare, sottolineando come anche sua mamma, che non è emiliana di origine, avrebbe saputo farla meglio, rispettando appieno la tradizione. Poco importa quindi se quello che si prende sia prelibato, alcuni canoni della tradizione dovrebbero essere sempre rispettati.
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Roberto, cuoco e proprietario di Vegia Òstàia da-o Pöulu di Genova, ha però provato a difendere il suo modo di agire. “Forse non sanno che non esiste solo la lasagna al forno. Pensa che Bologna Caput Mundi”. Una volta assaggiato, però, molti hanno effettivamente cambiato idea.
Certamente alla vista il piatto non sembrava dei migliori, ma è stato impossibile non inchinarsi di fronte alla qualità dell’impasto e ai sapori. Insomma, l’impiattamento, come tutti noi abbiamo imparato, fa la sua parte, ma se poi non gradiamo quello che mangiamo diventa tutto inutile.