Roma, come intuibile, è la città con più chiese al mondo. Sono quasi mille. E molte di queste sono antichissime ma poco celebrate.
Dalle chiese paleocristiane edificate nel III secolo d.C. agli stupendi luoghi di culto voluti dai papi in epoca rinascimentale, dai capolavori del barocco alle parrocchie edificate nell’Ottocento e poi nel Novecento con stile eclettico. Passeggiando per

, pur volendo, è impossibile non imbattersi in chiese interessanti dal punto di vista estetico, storico e devozionale.
I turisti hanno delle tappe obbligate. Anche se il loro viaggio non ha nulla a che fare con un pellegrinaggio, cercano di vedere luoghi come la Basilica di San Pietro, che è il vero cuore della cristianità, San Giovanni in Laterano, che è la cattedrale di Roma, Santa Maria Maggiore, con il suo alto campanile e San Paolo fuori le mura, un’altra bellissima basilica capitolina.
I turisti amano anche Santa Maria del Popolo, la chiesa che ospita capolavori di Caravaggio e Raffaello e in cui poter ammirare la stupenda Cappella Chigi progettata dal Bernini. Un’altra chiesa da non perdere è Santa Maria sopra Minerva, che è l’unica chiesa gotica di Roma, con la tomba di Santa Caterina da Siena, con il Cristo risorto scolpito da Michelangelo.
Poi, tra il Pantheon e piazza Navona, c’è la chiesa di San Luigi dei Francesi, una delle gemme artistiche di Roma, famosa soprattutto per ospitare tre capolavori di Caravaggio dedicati a San Matteo… E potremmo andare avanti a lungo: fra basiliche, battisteri e cattedrali, ovunque, nella Città Eterna, ci sono templi cristiani che dovrebbero essere visitati e ammirati.
Una delle chiese più belle ma meno conosciute di Roma
Ci sono tantissime chiese che varrebbe la pena di riscoprire. Luoghi, in genere, non conosciuti dai turisti e non battuti dai soliti tour organizzati. Gli amanti del barocco, dovrebbero per esempio visitare il rione Sant’Eustachio e cercare la chiesa dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari con la sua facciata in travertino e gli affreschi di Mattia e Gregorio Preti.

Molto affascinante è anche il battistero di Santa Costanza, alla fine della via Nomentana: un edificio antichissimo e che dà accesso a delle catacombe. E poi c’è la chiesa di Santi Nereo e Achilleo, vicino alle Terme di Caracalla. Si tratta di una delle chiese più antiche di Roma. Non è molto conosciuta e visitata. Ma meriterebbe parecchia attenzione. Non solo per la sua antica storia ma anche per la sua bellezza.
Nell’edificio ci sono vari affreschi di grande valore (anche se un po’ sbiaditi) e delle importanti reliquie. Anticamente la chiesa non era intitolata a Nereo e Achilleo ma a una fascicola, cioè a una fasciatura… Un’iscrizione del 337 della Basilica di San Paolo fuori le Mura celebra il defunto Cinnamio Opas, lettore di una chiesa nota come Titulus Fasciolae, cioè intitolata a delle fasciature. Per la cristianità, quel nome rimanda al luogo in cui San Pietro perse la fasciatura del piede (la fasciola) che avvolgeva le ferite causate dalle sue catene mentre fuggiva dal carcere Mamertino.
Negli atti del sinodo di papa Simmaco, del 499, si menziona la chiesa Titulus Fasciolae: registrata come servita da cinque sacerdoti. Lo stesso edificio fu poi intitolata, una cinquantina d’anni dopo, ai Sanctorum Nerei et Achillei nel 595, due soldati e martiri del IV secolo, devono risalire al VI secolo. Nella chiesa si conservano appunto le reliquie di Nereo, Achilleo e Domitilla.