Prendere il sole può costare caro: se commetti uno di questi errori rischi gravissime malattie

Per abbronzarsi in sicurezza ci sono delle regole che devi tenere sempre presenti: sottovalutarle potrebbe costarti caro.

Ormai è già arrivato il periodo in cui non appena c’è un pomeriggio di sole si corre sul terrazzo o nel prato per prendere la tintarella. Ma mentre durante l’estate al mare cerchiamo di fare più attenzione in questo periodo ci vuole poco a sottovalutare l’intensità della luce. Vedere un po’ di arrossamento non preoccupa troppo, ma le radiazioni sulla pelle possono rivelarsi molto pericolose.

Ragazza stesa che prende il sole in costume
Prendere il sole può costare caro: se commetti uno di questi errori rischi gravissime malattie. – (viagginews.com)

Se non la proteggiamo a dovere infatti rischiamo che con il tempo si sviluppino dei melanomi. Questa forma di tumore è tra le più frequenti al di sotto dei 50 anni e può colpire con la stessa frequenza sia uomini che donne. Il rischio di melanoma aumenta se ci si scotta di frequente perché lo stress subito dalla pelle porta alla proliferazione delle cellule danneggiate.

Oltre a controllare l’evoluzione di eventuali nei che possono apparire sulla pelle quando si prende il sole ci sono delle abitudini che dobbiamo scordarci. In particolare per quanto riguarda i bambini, che hanno la pelle più delicata della nostra, già nel periodo di maggio si fa alto il rischio di scottature se non li si protegge bene.

Cosa non fare mai quando ti abbronzi

Uno degli errori più comuni è lasciare dentro la sacca da piscina o da mare la crema dell’anno precedente e riprendere a usarla come se niente fosse. Bisogna controllare se presenta grumi o un odore strano, perché in tal caso ormai è andata a male e non protegge più come prima. La protezione solare si conserva per circa un anno, ma solo se tenuta nel modo corretto.

Ragazza si spalma la crema solare mentre è in costume
Cosa non fare mai quando ti abbronzi. – (viagginews.com)

Sempre relativamente alle protezioni solari non si tratta di scudi impenetrabili contro il sole. Dato che neanche le più forti schermano del tutto i raggi UV bisogna comunque moderarsi nell’esposizione. In più perché l’effetto protettivo risulti efficace occorre spalmarla circa mezz’ora prima di mettersi al sole, non quando si è già stesi sul lettino.

Molti tendono anche a fare a meno della crema solare quando il cielo pare coperto o tira vento. I raggi UV tuttavia possono penetrare anche attraverso le nuvole, quindi anche finché la luce del sole è smorzata la pelle va protetta. Lo stesso vale per chi vede già un po’ di abbronzatura e si sente come se avesse un’armatura, ma il rischio di scottature rimane.

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