In questa città non si regalano anelli, ma un prodotto DOP: è troppo prezioso, ecco perché vale un tesoro!

Ci sono leccornie italiane che valgono oro, il prodotto DOP in questione è prezioso, ecco perché.

Si conferma che questo prodotto DOP sia prezioso non solo in termini economici, ma anche di storia e cultura. È un simbolo per la città in questione, un tratto identificativo conosciuto in tutto il mondo.

sfondo bandiera italiana e ragazza che mangia
In questa città non si regalano anelli, ma un prodotto DOP: è troppo prezioso, ecco perché vale un tesoro!- ViaggiNews.com

L’Italia è nota per tante qualità, dalla moda ai paesaggi da mozzare il fiato, senza dimenticare la bontà di prodotti nostrani che sono davvero conosciuti in tutto il mondo. Nello specifico, questo prodotto DOP è un vero lusso. Con DOP si indica “Denominazione di Origine Protetta”, proprio per indicarne l’unicità.

Infatti, lo si potrebbe anche produrre in altre parti del mondo, ma mai e poi mai sarà buono, di qualità, e vero come quello prodotto nella sua città d’origine. La ragione?

Questo prodotto DOP è prezioso, ecco per quale ragione

La città italiana protagonista di questa notizia che spiazza si trova al Centro Nord. È nota non solo per questo prodotto, ma questo condimento è suo di origine, esportazioni e caratteristica prima. Guai a metterlo sull’insalata!

tagliere con fichi e aceto di Modena
Questo prodotto DOP è prezioso, ecco per quale ragione- ViaggiNews.com

Sembrerebbe un semplice condimento, ma è molto di più. Si tratta dell’aceto di Modena, un marchio famoso in tutto il mondo e della massima qualità. Perché è così prezioso?

In termini di storia, già nel 1046 il Re Enrico II di Franconia ne fu interessato perché scoperto dalla Famiglia dei Marchesi di Canossa, i quali avevano l’acetaia in Emilia. Ma è stato durante il Rinascimento che il “Balsamico” divenne nome unico di prestigio nelle Aristocrazie europee.

I Duchi Estense da Ferrara vennero nel 1598 a Modena, qui avevano l’acetaia privata nel sottotetto della torre di sinistra del Palazzo Ducale. Un’ampolla fu regalata dal Duca Ercole III d’Este a Francesco I d’Austria per la sua incoronazione. Ma perché a Modena e non in nessun altro posto?

Per fattori naturali e umani. I primi riguardanti condizioni pedoclimatiche, i batteri indigeni, i secondi per la tradizione della produzione unica al mondo.

Modena trovandosi tra il fiume Panaro e il Secchia, i principali affluenti del Po, è un’area ricca d’acqua, ed essendo il clima continentale, con caldo d’estate e freddo d’inverno, l’umidità alta favorisce l’ambiente giusto per la sua realizzazione. Se non ci fosse stata questa situazione, non avrebbe mai avuto il gusto famoso in tutto il mondo.

Zona di contadini, l’uva è abbondanza, i mosti dopo la cottura realizzano una magia: tendono a fermentare in aceto!

Ancora oggi, data la raffinatezza nella sua realizzazione e la storicità di questo prodotto tramandato da secoli, regalare una boccetta di aceto balsamico, è come regalare un gioiello! Basta pensare che è stato donato al re sopracitato per la sua incoronazione, per dire quanto sia prezioso.

Infine, è la produzione ad essere importante. Affinato in botti di legno per anni, anche decenni, in un procedimento che concerne il cambio di queste per conferirne la complessità aromatica. Non è mai improvvisato, ma è frutto di pazienza e cura, soprattutto nel tramandare il gusto di una storia unica al mondo.

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