Nessuno conosce l’antenato della lasagna, questo piatto ha 2000 anni: ricetta leggendaria

La ricetta dell’antenato della lasagna è leggendaria, se ne cibavano i legionari romani, e oggi continua ad avere successo.

La lasagna è tra i primi italiani più famosi e amati di sempre. La ricchezza del ragù e la stessa varietà di preparazioni che cambiano, anche se di poco, da Regione a Regione, la rendono una ricetta unica nel suo genere. La sua storia però è ricca di curiosità, l’antenato ha veramente 2000 anni, ma nessuno lo conosce!

sfondo piatto e fetta di lasagna su paletta
Nessuno conosce l’antenato della lasagna, questo piatto ha 2000 anni: ricetta leggendaria- ViaggiNews.com

La storia culinaria italiana è così ricca che ancora oggi si scoprono piatti inediti!

La ricetta è leggendaria perché preparata ancora oggi con una tecnica ancestrale, la stessa delle origini. Ma è proprio questo il frutto del suo successo, come anche la bontà tramandata poi all’erede più diffusa al mondo, la lasagna. Queste due ricette hanno degli elementi in comune.

Possiamo dire che questa ricetta leggendaria è stata quello che è oggi la lasagna: un primo piatto che va bene sempre! La maggior somiglianza però deriva dalla formazione della “sfoglia”. Tanto quella della lasagna che quella della ricetta antichissima, sono buone, ma è la struttura e la tecnica impiegata che le rende legate indissolubilmente.

Ricetta leggendaria dell’antenato della Lasagna, da provare!

Assodato che le due preparazioni siano simili, ma non perfettamente uguali, adesso occorre scoprire di quale leccornia si tratta, e di come oggi possa diventare davvero una specialità incredibile.

Testaroli della Lunigiana
Ricetta leggendaria dell’antenato della Lasagna, da provare!- ViaggiNews.com

Ancor prima che la lasagna nascesse, il suo antenato sono i Testaroli della Lunigiana, una storia culinaria tutta italiana da ben 2000 anni. È un formato di pasta unico, specie nella preparazione: è fatto oggi come lo facevano gli antichi romani!

Infatti, la pastella di farina, acqua e sale, veniva, e viene tutt’oggi, versata su speciali “testi” di terracotta, o anche in ghisa roventi. Dalla cottura nasce una sorta di “crespella” poi tagliata a rombi o quadretti, i quali ricordano proprio la moderna lasagna.

Un passaggio storico culturale interessantissimo: un viaggio nel tempo del gusto! Dalla Lunigiana, territorio storicamente posto tra Toscana e Liguria, i Testaroli sono un tesoro gastronomico di Massa-Carrara che è arrivato fino ad oggi, mantenendo il sapore delle sue origini. Anche i legionari romani ne andavano ghiotti, ma come si preparano?

Come già detto, vanno a cotti a legna su questi particolari contenitori i “testi”,  delle taglie, o meglio dire “forni primordiali”. Hanno una base di 45 cm di diametro e un coperchio. Si appoggiano su una griglia, e a fuoco vivo si cuoce l’impasto versandolo sul testo caldo.

Questo cuoce con coperchio chiuso, e alla fine si ottiene un disco dall’aspetto spugnoso, poi lasciato asciugare. Tagliato a losanghe di circa 4 cm a lato, si fa bollire l’acqua salata, per poi spegnerla e si lasciano per 2 minuti. Si scola e si condisce. Non è la stessa consistenza della pasta fresca o secca, sembra più un pane “frattau sardo”, dal gusto nocciolato dei cibi cotti al forno.

Da condire con pesto o semplicemente formaggio grattugiato, è una scelta personale, ma trattandosi di un piatto povero, pochi prodotti genuini sono l’ideale!

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