Nel mese di maggio ci aspetterà la “Luna dei fiori”, un evento astronomico a cui si collega una tradizione che si perde nei secoli.
Ora che le serate non sono più gelide e si può camminare all’aperto anche solo in felpa chi ama guardare il cielo notturno ne approfitta per stare sul balcone. Altri si spostano in collina per sfuggire all’inquinamento luminoso delle città e poter ammirare le stelle in tranquillità. Ma ora che è iniziato maggio c’è un altro spettacolo che ci aspetta sul cielo notturno.

La data da segnare sul calendario è quella di lunedì 12 maggio, il giorno in cui si potrà ammirare la luna piena in tutto il suo splendore. A chi obietterà che compare ogni mese basta ricordare che questa ha un nome ben preciso, poiché rappresenta la “Luna dei fiori”. Il momento in cui questa sarà più visibile dalle nostre zone ha anche un orario preciso, ovvero le 16:56.
Per chi non dovesse riuscire ad affacciarsi alla finestra in questo momento preciso rimane la possibilità di godersi lo spettacolo la sera precedente e quella successiva. Non tutti sanno però che questo evento non è solo bello da ammirare ma vanta una lunga tradizione che lo riveste di un’aura misteriosa, quasi magica.
Le leggende dietro la luna piena di maggio
il motivo per cui porta il nome di “Luna dei fiori” non sorprenderà visto che maggio è il mese in cui vediamo i prati ricoprirsi di fiori colorati e sbocciano le rose. Tuttavia le tribù di pellerossa che avevano una sorta di reverenza per la luna la consideravano la vera responsabile della stagione della fioritura. Per questo celebravano questo evento ogni primavera.

La luna piena di maggio era infatti il momento che segnava il risveglio della natura prima dell’estate e di conseguenza della vita stessa. Nella loro lingua però la si definiva “Luna della piantagione” o “del germoglio”, associandola al fatto che si avvicinava il momento dei raccolti. Ma anche in Europa troviamo alcune tradizioni particolari associate a questo momento.
In Inghilterra per esempio, dove l’allevamento è da sempre una delle attività produttive più diffuse la luna piena del mese di maggio si chiamava “Milk Moon”. Questo perché si diceva che l’influsso della luna aiutasse la produzione di latte, tanto che le vacche si potevano mungere fino a tre volte al giorno.