C’è la possibilità di recuperare fino a 250 euro compiendo una scelta ecologica e salutare. Perché perdere i soldi spettanti di diritto?
Dal 2018 esiste la possibilità di recuperare 250 euro lasciando l’auto in garage. Tante persone hanno perso soldi per sei anni, ora è il momento di iniziare a richiedere quanto spetta. Vediamo come procedere.

L’Italia ha un primato, è il Paese europeo con il più alto numero di auto. L’Eurostat ha misurato il rapporto tra densità di automobili e numero di abitanti rilevando 684 auto ogni mille abitanti (dati riferiti al 2022). La presenza di tante macchine nella nostra nazione si spiega tenendo conto di diversi fattori. Abbiamo una densa rete di strade ma trasporti pubblici non adeguati in tantissime città, ci sono poche piste ciclabili e l’uso dei monopattini in sicurezza è un miraggio lontano. Di conseguenza le persone scelgono il mezzo che le rende indipendenti e mobili ossia l’auto.
Nei grandi centri urbani, però, ci sono servizi di mobilità e mezzi pubblici efficaci e bisogna approfittarne. Lasciare l’auto in garage significa ridurre l’inquinamento, evitare di spazientirsi nel traffico e poter approfittare di un regalo dello Stato considerando un importo massimo di 250 euro. Questo beneficio, infatti, è concesso proprio a chi invece che utilizzare l’automobile per gli spostamento preferisce i mezzi pubblici.
Come ottenere l’agevolazione se si usano i mezzi pubblici
L’agevolazione dedicata a chi acquista abbonamenti per servizi pubblici consiste in una detrazione del 19% sulla spesa sostenuta. Questa detrazione si ottiene inserendo l’importo nella dichiarazione dei redditi (Modello 730). Ammessi alla detrazione sono gli abbonamenti per bus, tram, metro, treni regionali e interregionali ma bisogna considerare il limite di spesa è di 250 euro. Significa che al massimo si potranno ottenere 47,50 euro come rimborso 730. Superata la soglia detraibile non sarà possibile chiedere la spesa eccedente a rimborso.

Rientrano tra le spese ammissibili gli abbonamenti annuali, mensili e settimanali per i mezzi pubblici mentre non sono ammessi a rimborso i titoli di viaggio di durata oraria né le carte di trasporto integrate che prevedono la fruizione di altri servizi oltre quello del trasporto pubblico. Nel modello 730/2025 si potranno portare in detrazione le spese relativa al 2024 solo a condizione che si presentino le ricevute relative all’acquisto degli abbonamenti.
Per quanto riguarda il metodo di pagamento la Manovra 2025 ha sottolineato come sia necessario pagare con mezzi tracciabili per avere diritto alla detrazione. Se la spesa è stata sostenuta per un familiare a carico, infine, bisognerà compilare una dichiarazione sostitutiva di atto i notorietà nel caso in cui il documento di spesa risulti intestato ad un componente della famiglia diverso dall’intestatario del 730.