Ci sono voluti 75 anni di studi, ma ora Harvard è certa di avere trovato la vera ricetta della felicità

Uno studio lungo 75 anni per svelare ciò che tutti si chiedono, qual è la ricetta della felicità? Harvard forse ha dato una risposta valida.

La felicità può essere vista come un’esplosione dei colori più brillanti e luminosi. Come toccare quest’apice e vivere a lungo sereni? Forse questo è il tema che più ricorre nella vita di tutti e che non sembra mai aver trovato una convalida univoca.

Harvard felicità
Il segreto per la felicità (viagginews.com)

Ognuno di noi vorrebbe vivere una vita lunga e felice. Ma cos’è la felicità? Non sembrerebbe possibile dare una risposta univoca perché ogni persona può avere un diverso concetto di felicità. C’è chi pensa sia il successo, chi la famiglia, chi i soldi e chi la salute. Certo che un mix di tutto ciò che abbiamo elencato sarebbe il massimo ma siamo abbastanza certi del fatto che avere tutto è impossibile. Ma non significa che dobbiamo rinunciare ad essere felici.

Il segreto della felicità, lo studio di Harvard

La ricerca di Harvard, infatti, ha sorpreso tutti con un risultato che toglie forza al superfluo e alla ricerca materiale per una vita serena. Sono le relazioni ad avere l’influenza maggiore sulla salute e sulla felicità. Secondo lo psichiatra e professore dell’Harvard Medical School Robert Waldinger è fondamentale prendersi cura del corpo tanto quanto è importante prendersi cura delle proprie relazioni.

Harvard studio 75 anni
Lo studio di Harvard sulla felicità (viagginews.com)

I 75 anni di studi hanno portato ad una conclusione apparentemente scontata ma che in realtà è sottovalutata. Le persone più felici sono quelle che dedicano il proprio tempo alla cura delle relazioni in famiglia, con gli amici e la comunità.

L’indagine si è svolta tra il 1938 e il 2013 con pubblicazione nel 2015 ma è molto attuale. Le variabili psicosociali e i processi biologici dei primi anni di vita possono prevenire la salute e il benessere in tarda età. E le connessioni sociali che si creano da adulti sono indispensabili per vivere più a lungo e più serenamente.

La solitudine uccide, le relazioni migliorano la vita. La famiglia, gli amici, il vicinato, se i rapporti con gli altri sono sani aiutano a stare meglio fisicamente e psicologicamente. Restare soli, invece, è un atteggiamento tossico e che fa diminuire il funzionamento cerebrale prima del tempo.

Ciò non significa circondarsi di tanti amici finti. Bisogna stare con chi ci fa stare bene e solleva dalle nostre spalle i problemi del mondo. Infine, la ricerca di Harvard ha dimostrato come le buone relazioni affinino la memoria e rendano più acuti. Sentirsi protetti e sapere di avere persone su cui contare è un grande aiuto per il benessere del cervello.

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