Un tempo era uno dei laghi più grandi al mondo, oggi resta solo una pozza vuota: le conseguenze devastanti

Il Lago d’Aral, un tempo, era uno dei laghi più grandi al mondo. Sfortunatamente, oggi non esiste quasi più e le conseguenze sono disastrose.

Lago salato di origine oceanica, il Lago d’Aral si trova nei pressi dell’Uzbekistan e del Kazakistan. Se un tempo era uno dei laghi più grandi al mondo, sfortunatamente oggi non è più così essendosi verificato il suo prosciugamento.

lago pozza vuota
Il Lago d’Aral non esiste quasi più – viagginews.com

Si tratta, purtroppo, di uno dei disastri ecologici più rilevanti, dato che – come spesso accade – è la mano dell’essere umano a essere colpevole. Anticamente, il Lago d’Aral era considerato il quarto lago più grande al mondo. Scopriamo di più sull’affascinante Lago d’Aral e su quanto gli è accaduto.

Il Lago d’Aral e il ritiro delle sue acque

La prima presenza da parte degli umani presso il Lago d’Aral risale al 1847 e riguarda i militari russi, quando fu fondata la città di Raimsk (poi Aralsk). Il processo di prosciugamento dell’Aral – e, dunque, il ritiro delle sue acque – è iniziato dal 1986. Sebbene si tratti di un procedimento “recente” e dalle conseguenze importanti, anche un’altra volta nella storia sembra che fosse scomparso per poi riapparire: nel 1417, infatti, Hafiz Abru – storico persiano – aveva riferito che il Lago d’Aral era quasi del tutto sparito per poi, gradualmente, ricomparire nel 1570.

Lago d'Aral asciutto
Il Lago d’Aral non ha più la superficie di una volta – viagginews.com

In realtà, esiste anche un’altra documentazione che riguarda il 1824 e un suo abbassamento di livello delle acque: l’Aral, infatti, diminuì fino al livello 49,1m per, poi, poco alla volta risalire a 51,1m nel 1843 e diminuire nuovamente, oscillando a 49,35m fino al 1880. Da questo anno, per l’appunto e fino al 1912, si è osservato un innalzamento della superficie che ha, dunque, raggiunto 53,35m (nonostante i lavori di deviazione che riguardavano due immissari). Fino al 1964, dunque, il livello del Lago d’Aral si è mantenuto più o meno stabile, oscillando di poco tra 52,5m e 53,5m.

Cosa è successo all’Aral e le conseguenze

Come spesso accade, però, l’essere umano è il responsabile di danni alla natura. Anche nel caso del Lago d’Aral e del suo recente prosciugamento è così: questo è stato, infatti, causato dallo sfruttamento delle risorse idriche di Amu Darya e Syr Darya – i due immissari – per far fronte alla produzione di cotone in modo intensivo e irrigare i campi. Questo dagli anni Cinquanta. A essere imputati sono anche i diserbanti usati nella zona, che ne hanno provocato la contaminazione e, con l’evaporazione dell’acqua, il terreno è diventato ricco di polveri inquinanti.

Lago prosciugato
Le cause del prosciugamento del Lago d’Aral sono imputabili all’essere umano – viagginews.com

Questo procedimento è considerato un disastro ecologico, essendo il Lago ormai praticamente quasi del tutto scomparso. Grande 68mila km quadrati, la sua superficie è diminuita del 75% e, oggi, è di circa 17mila km quadrati. Naturalmente, questo ha un impatto sia dal punto di vista ecologico con i cambiamenti climatici che per la popolazione: il Lago era di aiuto contro il caldo torrido della zona, mentre le polveri inquinanti innalzate dalle tempeste di sabbia riescono ad arrivare in luoghi lontani.

L’inaridimento del Lago d’Aral pare, inoltre, abbia gravi conseguenze anche sulla salute di chi vive lì a causa dell’inquinamento con carcinomi alla gola e tubercolosi. Secondo il parere degli esperti, una “soluzione” ai problemi creatisi potrebbe essere quella di piantare una foresta nelle zone desertiche o umidificare l’area.

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