Barcellona è smoke free: ecco dove è vietato fumare

Barcellona dice un chiaro e sonoro No alle sigarette, diventando smoke free: scopriamo la zona dove sarà vietato fumare.

La città di Barcellona ha preso una decisione importantissima: vietare le sigarette in una zona particolare, questa presa di posizione sarà attiva di fatto dal mese di luglio. Ma scopriamo tutti i dettagli.

Barcellona vieta le sigarette
Barcellona è smoke free: ecco dove è vietato fumare. Credits A. Stock

Già l’anno scorso si era mossa in tal senso vietando l’uso delle sigarette in quattro lidi ma da quest’estate il municipio farà un bel passo in avanti rispetto alla disposizione precedente, diventando smoke free.

Barcellona una città smoke free: ecco dove non si potrà più fumare

Il municipio di Barcellona sulla scia di una procedura presa l’anno scorso, da questo luglio estenderà il suo divieto di fumo a tutte le spiagge della città: stiamo parlando di un numero complessivo di 5 chilometri di costa.

Il progetto dell’anno scorso è stato un chiaro successo e su questa scia Barcellona vieta il consumo delle sigarette in spiaggia, quindi non si potrà di fatto più fumare, verranno cos’ banditi in definitiva i mozziconi di sigaretta. Il comune della città nella nota dichiara: che dove sarà vietato fumare, ci saranno zone comuni più salutari, con meno rifiuti e quindi un’attenzione maggiore all’ambiente. Un vantaggio per tutti i cittadini.

Barcellona vieta le sigarette
Barcellona è smoke free: ecco dove è vietato fumare. Credits A. Stock

Questo divieto sarà in vigore dal mese di luglio e tutti i trasgressori rischieranno una multa a seguito di un primissimo avvertimento. Infatti chi ripeterà l’azione di fumare in spiaggia dovrà pagare una sanzione di 30 euro. Barcellona non è l’unica città ad adottare questa misura ma anche le Isole Canarie, Andalusia, Galizia e Valencia hanno abbracciato il divieto parziale o totale di fumare sulle spiagge delle città.

Restrizioni smoke free e la convenzione dell’Oms

Queste disposizioni antifumo non sono certo una novità, storicamente sappiamo bene che prima si poteva fumare anche all’interno dei mezzi di trasporto e negli edifici pubblici. È arrivata poi l’eliminazione del fumo dagli ambienti chiusi, misure che hanno dato una risposta agli studi sugli effetti del fumo sulla salute. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il tabacco uccide più di 8 milioni di persone e rappresenta il 25% di tutti i decessi per cancro. Il grado di tossicità del fumo coinvolge anche quelli che lo respirano soltanto anche se non sono loro i fumatori, i cosiddetti fumatori passivi.

Nel 2004, più di 160 paesi hanno firmato la Convenzione dell’Oms sul controllo del tabacco, accettando di rispettare gli obblighi per avere un abbassamento relativo del fumo del 30% entro il 2025. La Svezia e la Nuova Zelanda sono Paesi che si sono posti in prima linea abbassando la disponibilità di tabacco a livelli minimi, ponendosi l’obiettivo di diventare stati liberi dal fumo entro il 2025: portando anche un cambio con le prime generazioni smoke free.

Barcellona con questo semplice divieto ha fatto un passo verso essere una città più Smoke free, ma non solo. È una chiara presa di posizione sul fatto sul contrasto al tabagismo nelle aree comuni. Non solo per tutelare chi non fuma ma anche per arginare gli effetti inquinanti dei mozziconi nelle spiagge.
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