Lunedì 28 marzo tutta Italia in zona bianca, finisce il sistema dei colori

Situazione Covid: da lunedì 28 marzo tutta Italia in zona bianca, finisce il sistema dei colori. Le ultime notizie.

Ultimo cambio di colore per le Regioni italiane, lunedì 28 marzo. Poi, appena pochi giorni dopo, dal 1° aprile diremo addio definitivamente al sistema a colori della mappa d’Italia, seconda del rischio pandemico, dovuto al numero dei contagi e dei ricoveri in ospedale.

28 marzo italia zona bianca
Lunedì 28 marzo tutta Italia in zona bianca, finisce il sistema dei colori (Veduta di Cagliari. Adobe Stock)

Per il nostro Paese sarà un passaggio importante, perché con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo chiuderemo una fase caratterizzata da rigide misure di prevenzione sanitaria, che hanno condizionato fortemente le nostre vite.

Naturalmente, la pandemia non finirà il 1° aprile. I contagi sono ancora in numero importante, sebbene la nuova ondata iniziata a marzo si stia già avviando alla fase discendente. Inoltre, alcune misure restrittive resteranno, come le mascherine obbligatorie al chiuso e l’uso del Green pass sempre nei luoghi al chiuso e per lo svolgimento di alcune attività.

Nel frattempo, lunedì 28 marzo ci sarà l’ultimo cambio di colore delle Regioni, con il passaggio di tutta Italia in zona bianca. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Lunedì 28 marzo tutta Italia in zona bianca, finisce il sistema dei colori

Curiosamente, la Sardegna era stata la prima Regione italiana ad entrare in zona bianca, a marzo 2021, quando la zona bianca fu istituita per la prima volta dal governo Conte all’inizio dello scorso anno, prima del cambio di governo. All’epoca le libertà concesse da quella zona rischio, minori delle attuali, sembravano un sogno. Quando nel resto d’Italia era praticamente tutto chiuso, tranne i luoghi di lavoro.

Ora, la Sardegna sarà l’ultima Regione a tornare in zona bianca, lunedì 28 marzo, nell’ultimo cambio di colore delle Regioni, prima della fine dello stato di emergenza. Le restrizioni delle zone a colori, comunque, non sono paragonabili a quelle dell’iniziale sistema dei colori. Nell’estate del 2021 molte limitazioni sono state eliminate perché di fatto sostituite dal Green pass e poi da provvedimenti di carattere nazionale, come i decreti sull’uso delle mascherine. Tanto che tra zona gialla e bianca di fatto non sussistono differenze.

È tuttavia un passaggio simbolico e con l’entrata in zona bianca anche della Sardegna si segna un traguardo importante nel contrastato alla pandemia, che sarà coronato con la fine dello stato di emergenza.

Lunedì 21 marzo erano tornate in zona bianca Calabria, Lazio e Marche. Il prossimo lunedì 28 marzo, come anticipato, toccherà alla Sardegna, come da ordinanza del ministro della Salute. Poi, il 1° aprile sarà archiviato il sistema dei colori delle Regioni. Rimarrà solo la zona rossa, in caso dell’aggravarsi della situazione epidemiologica.

I dati dell’epidemia aggiornati

Nel frattempo, nonostante il passaggio di tutta Italia in zona bianca, grazie soprattutto al calo dei dati sui ricoveri ospedalieri, i contagi di Coronavirus sono ancora elevati. Nell’ultima settimana è aumentata l’incidenza dei contagi, mentre l’indice Rt è tornato lo sopra la soglia epidemica. Come riportato dall’ultimo monitoraggio della Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di sanità e del Ministero della Salute.

È l’effetto dell’ultima risalita dei casi Covid che si sta registrando da inizio marzo, ma che al momento, fortunatamente, non ha avuto forti impatti sui ricoveri ospedalieri. I nuovi casi sono dovuti soprattutto alla nuova variante Omicron 2, BA.2, estremamente contagiosa.

Come riporta l’ultimo monitoraggio della Cabina di Regia, l‘incidenza settimanale dei contagi è salita a 848 casi ogni 100mila abitanti, rispetto ai 725 della settimana precedente.

Mentre, l’indice medio nazionale Rt, nel periodo 2 – 15 marzo 2022, è salito a 1,12, sopra la soglia epidemica che è a 1. In aumento rispetto allo 0,94 della settimana precedente.

Continua a scendere, invece, il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva che passa a 4,5% dal 4,8% della settimana scorsa. Questa è una buona notizia, anche se potrebbe essere ancora la coda lunga della fine della precedente ondata. Tuttavia, l’aumento dei casi è iniziato già da tre settimane e ancora non si sono visti effetti sulle terapie intensive.

Al contrario, aumenta il tasso di occupazione dei posti letto in area medica, che sale al 13,9% rispetto al 12,9% della settimana scorsa quando era stabile su quello di due settimane fa. Una percentuale che comunque rimane sotto la prima soglia di rischio del 15% che nel sistema a colori delle regioni è uno dei tre indici per il passaggio dalla zona bianca a quella gialla.

Anche se i tassi dei ricoveri differiscono tra le Regioni italiane, a livello nazionale restano sotto controllo. Per avere un quadro più preciso, tuttavia, bisogna aspettare almeno la prossima settimana e vedere se anche i ricoveri in terapia intensiva aumenteranno.

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Spiaggia di Porto Istana e l’isola di Tavolara (Adobe Stock)
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