Via il Green pass: il piano del governo per eliminarlo gradualmente

Via il Green pass: ecco il piano del governo per eliminarlo gradualmente. Tutte le informazioni utili.

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Via il Green pass: il piano del governo per eliminarlo gradualmente (Adobe Stock)

È iniziato il conto alla rovescia per la fine dello stato di emergenza dovuto alla pandemia, che sarà il prossimo 31 marzo, e con esso se non la fine almeno la riduzione dei casi in cui sarà ancora obbligatorio il Green pass, o certificazione verde Covid-19.

Se oggi, lunedì 14 marzo, la Francia abolisce definitivamente il pass vaccinale (il nostro Green pass rafforzato), l’Italia procederà con maggiore prudenza, a cominciare dal 1° aprile, giorno in cui sarà terminato lo stato di emergenza, dopo più di due anni.

Vi avevamo già anticipato che il governo stava studiando un Green pass rimodulato, con una graduale eliminazione, a cominciare dal Green pass rafforzato per attività all’aperto. In attesa del nuovo decreto del governo abbiamo qualche informazione in più. Ecco cosa bisogna sapere.

Via il Green pass: il piano del governo per eliminarlo gradualmente

Mancano due settimane alla fine dello stato di emergenza per il Covid-19, il 31 marzo, e all’approvazione di nuove misure che dovrebbero allentare o cancellare alcune restrizioni finora in vigore. Le ultime misure importanti sono state l’eliminazione delle mascherine all’aperto lo scorso 11 febbraio, insieme alla riapertura delle discoteche.

Soprattutto, dal 10 marzo è possibile fare visita ai pazienti in ospedale, per un massimo di 45 minuti e dotati con Super Green pass (quello per soli vaccinati o guariti). Dallo stesso giorno è possibile consumare di nuovo bevande e cibi al cinema e allo stadio.

Il governo è al lavoro su un piano, road map, per allentare gradualmente obblighi e divieti per la prevenzione dei contagi, a cominciare dall’uso del Green pass rafforzato.

Al momento, come da precedente annuncio del Presidente del Consiglio Mario Draghi, dal 1° aprile il Green pass non sarà più richiesto ai tavoli di bar e ristoranti all’aperto, nemmeno quello base con tampone. Si tornerà, dunque, alla situazione dello scorso autunno, quando il certificato verde non era richiesto ai tavoli all’aperto.

L’altra importante misura anticipata è la fine del sistema a colori delle Regioni. Inoltre, sarà chiusa la struttura commissariale, che sarà assorbita come unità di missione presso il Ministero della Salute o Palazzo Chigi. Cesseranno le funzioni del Comitato tecnico scientifico (CTS), tuttavia rimarranno il presidente Franco Locatelli e il portavoce Silvio Brusaferro come consulenti del governo.

Forse terminerà anche possibilità di ricorrere allo smart working con modalità semplificate. Le eventuali modalità di lavoro da remoto, tuttavia, saranno concordate tra aziende e lavoratori.

Future applicazioni del Green pass

Stando alle anticipazioni trapelate dal governo, dal 1° aprile cambia l’applicazione del Green pass al bar e al ristorante. Ai tavoli all’aperto dei locali non sarà più obbligatorio alcun Green pass, né rafforzato né di base. Mentre all’interno dei locali tornerà il Green pass base, quello che comprende anche il tampone (oltre alla vaccinazione e guarigione). Questa modalità era stata applicata fino ai primi di dicembre, quando era stato introdotto il Super Green pass.

Sempre dal 1° aprile, poi, il Green pass non dovrebbe essere più richiesto nemmeno per le attività sportive e i concerti all’aperto.

Dalla stessa data, poi, dovrebbe tornare sui mezzi di trasporto pubblico il Green pass base, quello con tampone. Dunque, addio al Super Green pass su treni, aerei nazionali, autobus e metropolitane.

Anche negli hotel potrebbe essere cancellato l’obbligo di Green pass rafforzato e tornare quello base. Una misura volta a favorire il turismo.

Con la fine dello stato di emergenza, poi, è previsto il ritorno della capienza degli stadi al 100% e nei palazzetti al 75%.

Molto probabilmente, poi, dopo il 31 marzo non dovrebbe essere più obbligatorio il Green pass base per accedere ai negozi e centri commerciali (escluse le attività essenziali), per entrare negli uffici pubblici, alla posta, in banca e nei luoghi dei servizi finanziari. Questo obbligo, infatti, era stato introdotto il 1° febbraio e la fine era stata prevista con la cessazione dello stato di emergenza.

Progressiva eliminazione di tutti i Green pass

Secondo le anticipazioni del Sole24Ore, il Green pass potrebbe non essere più obbligatorio nemmeno nei locali al chiuso, bar, ristoranti, cinema, sale da concerto, teatri, palazzetti, dal 1° maggio prossimo. Sarebbe richiesto solo sui mezzi di trasporto, negli ospedali, nelle Rsa e nei luoghi di lavoro.

Inoltre, sempre dal 1° maggio potrebbe tornare il Green pass base nei luoghi di lavoro anche per gli over 50, per i quali era stato introdotto il certificato rafforzato insieme all’obbligo vaccinale lo scorso gennaio. In ogni caso, l’obbligo vaccinale dovrebbe restare in vigore fino al 15 giugno.

Infine, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha anticipato che il Green pass, base e rafforzato, potrebbe essere definitivamente eliminato a fine maggio. Mentre a giugno potrebbe terminare l’obbligo di mascherine al chiuso. Tutto dipenderà dall’andamento dei contagi.

Green pass (Adobe Stock)
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