Coronavirus, variante inglese più mortale, Burioni: “Possiamo batterla”

Una notizia negativa nell’emergenza Coronavirus, variante inglese più mortale, i risultati di uno studio, parla Burioni: “Possiamo vincerla”.

(Jon Cherry/Getty Images)

Uno studio pubblicato sulla rivista Nature ha evidenziato come la variante inglese del Coronavirus non solo si diffonda più velocemente rispetto al ceppo ‘tradizionale’ della malattia, elemento del quale si era già a conoscenza. A quanto pare, infatti, sarebbe anche più mortale. Smentiti anche esperti e virologi che in Italia avevano sottolineato come non ci fosse evidenza rispetto alla letalità della variante inglese superiore a quella tradizionale.

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La notizia viene resa nota in questi minuti anche in Italia, pubblicata sulla pagina Facebook di Medical Facts, il blog curato dal professor Roberto Burioni, che aggiorna costantemente sulla situazione Coronavirus. Burioni – che nel suo lavoro si avvale anche di molti collaboratori – ha anche pubblicato il link dello studio apparso su Nature.

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Burioni commenta lo studio sulla variante inglese del Coronavirus

Burioni Le Iene
Roberto Burioni Le Iene la guerra continua Foto dal web

Ha quindi messo in evidenza come ieri sera, ospite del programma di Raitre ‘Che tempo che fa’, condotto da Fabio Fazio, “vi ho detto che la variante inglese (B.1.1.7) è certamente molto più contagiosa, ma che non c’erano ancora prove convincenti di una sua maggiore ‘letalità’. Purtroppo queste prove sono arrivate stamattina”. Nel suo post apparso su Facebook, Burioni ha chiarito che “è stato stabilito che l’infezione con la ‘variante inglese’ aumenta di circa il 50% la mortalità rispetto all’infezione con il ceppo originale”.

La notizia non è propriamente rassicurante, come rileva ancora il noto virologo, che ha catturato in questo periodo l’attenzione mediatica: “Per essere più chiari, una persona della mia età (maschio tra i 55 e 69 anni, in buona salute e senza problemi particolari) passa da un rischio di morte dello 0,6% a un rischio dello 0,9%”, dice infatti Burioni. Che poi conclude: “La buona notizia è che la ‘variante inglese’ è bloccata perfettamente dai vaccini disponibili, anche da quello prodotto da AstraZeneca. Dunque è un nemico che possiamo affrontare e vincere”.

In questa confusione, parliamo di scienza.

Ieri sera, a Che Tempo Che Fa, vi ho detto che la variante inglese…

Pubblicato da Medical Facts di Roberto Burioni su Lunedì 15 marzo 2021

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