Italia a rischio. E’ questo ciò che è emerso dall’ultimo report. Dei cambiamenti necessari o la pandemia avrà il sopravvento.
L’Institute for health metrics and evaluation ha stimato che il periodo tra marzo e aprile potrebbe essere il picco della terza ondata Covid.
Questo centro è considerato uno dei più autorevoli nel settore ed è stata proprio la Fondazione Bill Gates a volerlo creare nel 2007. Il responso non è per niente positivo e per prevenire la sua realizzazione sono necessari dei cambiamenti.
Italia a rischio: ecco cosa dicono i dati
Ovviamente nei calcoli sono state prese in considerazione anche le varianti e conseguenti misure restrittive in caso di aumento dei contagi. Un altro fattore di rischio potrebbero essere tagli nelle forniture e ulteriori ritardi nella campagna vaccinale.
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La previsione più rosea stima circa 28mila morti fino a giugno, il numero si alza a 33mila nella previsione più catastrofica. E’ sempre il report a evidenziare come un’accelerazione nella campagna vaccinale potrebbe evitare altri morti. Se a questo si aggiunge l’uso costante della mascherina si potrebbero salvare circa 11mila persone.
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Marzo e Aprile dovrebbero essere i mesi peggiori. La terza ondata arriverà e lo farà proprio in quei mesi. Se si guarda alle specifiche Regioni non sembrano esserci miglioramenti. 15 potrebbero avere “un livello elevato o estremo di stress sugli ospedali“.
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Marche, Umbria, Campania, le province di Trento e Bolzano sarebbero le Regioni con le terapie intensive messe più a dura prova. Spuntano anche i nomi di Puglia, Piemonte e Abruzzo, ma a preoccupare è un po’ tutta l’Italia.