Sergio Contrini arrestato: l’ex assessore avrebbe derubato anziani e disabili

L’ex assessore del Comune di Pavia, Sergio Contrini, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di peculato aggravato e continuato.

La Guardia di Finanza di Pavia ha dato comunicato dell’arresto dell’ex assessore comunale Sergio Contrini con l’accusa di peculato aggravato e continuato. Stando a quanto riferito dagli investigatori, sembrerebbe che l’ex assessore avrebbe sottratto centinaia di migliaia di euro ad anziani e disabili posti sotto la sua tutela. Nel ruolo di amministratore delegato dell’Azienda Servizi alla Persona, Contrini avrebbe avuto facile accesso al denaro e lo avrebbe sottratto per poi girarlo ad un complice che aveva il compito di ripulirlo e utilizzarlo per fini personali.

Oltre ad essere stato assessore ai Servizi Sociali del Comune di Pavia e amministratore delegato dell’Azienda Servizi alla Persona, Sergio Contrini è stato per anni anche presidente provinciale del Centro Sportivo Italiano. Secondo quanto emerso dalle indagini dei finanzieri, i furti sarebbero andati avanti per ben 14 anni. A lungo nessuno se n’è accorto poiché i due complici non registravano nulla. Per appropriarsi del denaro infatti, usavano assegni circolari e prelievi bancari di piccole somme, al fine di non fare insospettire gli istituti e fare scattare la segnalazione.

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Arrestato Sergio Contrini, il comunicato della Guardia di Finanza

I militari della GdF hanno specificato che le indagini sono andate avanti per oltre un anno, al fine di appurare che i sospetti sorti sulle azioni illecite compiute dall’ex assessore e dal complice fossero sostenuti da prove. Solo quando ci sono stati sufficienti evidenze per formulare le accuse, i militari hanno richiesto e ottenuto dal procuratore di Pavia il mandato di arresto per i due uomini. Il complice di Contrini sarebbe Douglas Di Modica, 41enne di origini brasiliane anch’esso accusato di peculato aggravato e continuato.

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Ecco il comunicato della Guardia di Finanza: “All’epilogo odierno si è giunti dopo quasi un anno di indagini, sviluppatesi prima attraverso l’acquisizione di una moltitudine di fascicoli riferiti a decine di persone non autosufficienti, poi con l’esecuzione di minuziose indagini finanziarie sui conti correnti degli assistiti, su cui Contrini era delegato ad operare da anni, per risalire alle operazioni poste in essere dagli indagati per depauperarne le risorse faticosamente risparmiate negli anni e, infine, nelle ultime settimane, per individuare, anche attraverso indagini tecniche, e recuperare ciò che restava di quegli oltre 1,2 milioni di euro, che sembravano spariti nel nulla, subdolamente sottratti agli ignari e indifesi assistiti”.

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