Marilyn Manson, nuove gravi accuse: “Ha una stanza maledetta in casa”

La rockstar Marilyn Manson è alle prese con delle voci da parte di diverse sue ex fidanzate estremamente inquietanti. In tante lo accusano.

Marilyn Manson stupri
Accuse di stupro a Marilyn Manson FOTO Getty Images

La giovane cantautrice Phoebe Bridgers fa delle rivelazioni sul conto di Marilyn Manson con delle dichiarazioni di un peso notevole. Lei svela che la rockstar 52enne avrebbe avuto in casa sua una stanza dei piaceri nella quale intratteneva dei rapporti consenzienti con le donne che ora lo stanno accusato di averle abusate. Parole che giungono a poche ore di distanza da una visita della polizia in casa dello stesso Manson, come conseguenza di una chiamata di emergenza.

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Un amico del cantante era preoccupato riguardo al fatto che questi non aveva risposto ad alcuna telefonata. Intanto il diabolico artista è alle prese con svariate accuse di stupro. Ci sono almeno undici donne, tra le quali l’attrice Evan Rachel Wood, che sostengono di essere state violentate a lungo. Ma Marilyn Manson ha negato tutto parlando di distorsione della verità e di relazioni intime tutte con partners consenzienti. Ciò nonostante, ha dovuto subire il licenziamento da parte della casa discografica per la quale lavorava. La Bridgers ha scritto su Twitter di essere stata in casa della rockstar da adolescente, quando era una sua grande ammiratrice. Lui le fece vedere la “stanza delle ragazze” e mostra solidarietà con le sue tante presunte vittime.

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Marilyn Manson, non solo gli stupri: lo accusano anche di tanto altro

 

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Inoltre attacca la stessa casa discografica, il management, la band e tutti gli altri che a suo dire erano perfettamente a conoscenza di cosa facesse Manson. “Prendere le distanze ora è un qualcosa di patetico”. La visita dei poliziotti non ha rilevato alcun problema in particolare, non svelando però altri dettagli per motivi di privacy. Tra le donne che lo accusano, oltre ad Evan Rachel Wood figurano delle modelle, una artista ed una fotografa. Tutte loro sostengono di avere subito delle violenze sia carnali che psicologiche, con veri e propri lavaggi del cervello. La Wood era stata la fidanzata di Marilyn Manson nel 2010 per 8 mesi, quando aveva 23 anni. In tutto ciò spuntano altre gravi accuse nei suoi confronti – vero nome Bian Warner – che riguardano minacce con armi di fuoco, istigazione al suicidio, manifestazioni antisemite ed abusi anche dal punto di vista finanziario.

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Ma moglie ed ex moglie lo sostengono

L’ex attrice a luci rosse Jenna Jameson ha aggiunto ulteriore carne al fuoco. “Lui amava mordermi a sangue durante i nostri rapporti risalenti al 1997 e fantasticava di bruciarmi viva”, ha affermato al DailyMail. A difenderlo ci sono invece la attuale moglie Lindsay Usich e la ex coniuge Dita Von Teese. Quest’ultima ha detto che queste accuse non corrispondono a quanto da lei vissuto nel periodo in cui si frequentavano. I due sono stati marito e moglie dal 2005 per dodici mesi e fidanzati per i sei anni precedenti. Lei però lo lasciò per continui tradimenti ed abusi di droga. Ma la Von Teese ha mostrato comunque solidarietà a chiunque abbia subito delle violenze. Anche Rose McGowan sostiene di non essere mai stata stuprata. Pure l’attrice è una ex di Manson, ma lei solidarizza con chi lo accusa. Ad ogni modo non c’è ancora alcuna inchiesta ufficiale in corso.

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