Pensioni annullate per decessi, +16% nell’anno della pandemia

Nell’anno del Covid-19 le pensioni cancellate per decesso sono cresciute del 16%, nel 2020 ci sono stati 726mila morti.

anziana guarisce dal Covid
Una anziana guarisce dal Covid ad un secolo esatto di vita Foto dal web

La pandemia ha fatto danni e stroncato vite soprattutto nella terza età. Tra gli anziani, più deboli, c’è stata una maggiore mortalità. Il presidente dell’Istat ha diffuso i dati sui decessi del 2020 dei pensionati. Gli assegni di pensione annullati l’anno scorso hanno superato di 67mila unità le nuove pensioni entrate in decorrenza. Nel 2019, l’anno precedente, la differenza si era fermata a 655. Un netto cambio di tendenza, atteso a causa dell’evento tragico quanto straordinario della pandemia. Il bilancio dei morti rispetto alle nascite è negativo. L’Istat fa sapere che ci sono stati 726mila morti contro 400mila nuovi nascituri. In sintesi, nel 2020 sono stati cancellati per decesso 862.838 assegni di pensione, il 16% in più rispetto l’anno precedente.

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Pensioni, nel 2020 record di tagli da decessi

Intanto, sul fronte dei contagi le aperture e i passaggi in zona gialla di quasi tutte le aree del paese ha già sortito le prime conseguenze. La Fondazione Gimbe lancia l’allarme su contagi in aumento in varie regioni del paese. Infatti, nella settimana compresa tra il 27 gennaio ed il 2 febbraio scorsi i dati raccolti hanno dimostrato l’aumento dei contagi in 9 regioni del paese. Al momento scendono i morti del 10,5%, e le terapie intensive del 4,9%. Ci sono anche dati positivi che contrastano l’aumento dei contagi. Il numero delle terapie intensive attive per Covid da  2.372 a 2.372. Calano anche i ricoverati con sintomi lievi.

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Per quanto riguarda i vaccini,  la Calabria (0,80%) è la regione che registra ad oggi la percentuale più bassa di vaccinati. In vetta alla “classifica” c’è l’Emilia-Romagna, che con il suo 1,89% è la zona del Paese nella quale si è fatto meglio in termini di vaccinazioni da Covid-19.

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ospedale – Foto dal web
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