Medico indagato, vaccini e tamponi a parenti e amici e non solo

Le forze dell’ordine hanno colpito un medico indagato con l’accusa di avere compiuto diversi reati, tutti molto gravi.

medico indagato Cosenza
Indagine medico indagato Cosenza FOTO Getty Images

Un medico indagato presso Cosenza per una accusa importante. Lo si apprende da fonti dell’Azienda Sanitaria della città silana, con la Procura di Paola che indaga sul suo operato. Si tratta del direttore sanitario dello Spoke ospedaliero di Cetraro e Paola.

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Il professionista è accusato di avere somministrato il vaccino contro il Coronavirus ad alcuni suoi amici che non avevano però alcun diritto di riceverlo, in quanto non si tratta di lavoratori del settore medico-sanitario. Né tanto meno sarebbero individui a rischio. Il medico indagato poi avrebbe anche compiuto dei tamponi sempre ad amici, concedendo loro una corsia preferenziale nelle strutture di cui è direttore. Sono i NAS di Cosenza a condurre le relative indagini, con diverse ipotesi di reato, tutte molte importanti. Si va da truffa a falso in atti pubblici, passando per turbata libertà nelle scelte del contraente e peculato.

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Medico indagato, tutti i reati di cui è accusato

Intanto il dottore in questione ha ricevuto una interdizione di un anno dall’esercitare la sua professione in quanto ha utilizzato l’auto di servizio per suoi scopi personali. Le forze dell’ordine hanno anche effettuato delle perquisizioni in casa. Sul conto del medico indagato c’era in corso una inchiesta che andava avanti sin da marzo 2020, anche mediante pedinamenti, intercettazioni telefoniche ed ambientali.

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Diversi e tutti non conformi alle regole i comportamenti a lui attribuiti. Con l’auto aziendale il professionista compiva spostamenti per andare al ristorante, a fare compere e per accompagnare amici e parenti un pò ovunque. Anche i tamponi svolti da giugno 2020 e le vaccinazioni anti virus compiute nelle ultime due settimane circa, tutte in favore dei suoi conoscenti, non sarebbero motivati da giustificazioni valide.

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