Assalto al Congresso, ci sono 4 morti: cosa accade adesso

Ieri i supporter di Trump hanno fatto la propria irruzione al palazzo del Congresso: l’azione di forza ha portato a scontri e decessi.

La comunicazione del Partito Repubblicano per tutta l’ultima parte della tornata elettorale che ha portato alla vittoria di Joe Biden ha generato ad una reazione veemente degli elettori che hanno scelto Donald Trump. L’ex Presidente Usa ed il suo staff hanno iniziato a contestare l’utilizzo e la liceità dei voti per posta, asserendo che nel caso di sconfitta sarebbe stata palese la manipolazione del voto. Veniva inoltre suggerito ai sostenitori di scendere in strada e protestare qualora ci fosse stata la vittoria dei Democratici.

Questa linea comunicativa non è cambiata quando i risultati hanno cominciato ad indicare che Biden aveva effettivamente vinto le elezioni. Ieri si stava tenendo l’ultimo spoglio dell’infinita elezione presidenziale, quello in Georgia, utile al fine di disegnare numericamente la maggioranza al senato e non a mettere in discussione l’elezione del Presidente. Mentre nei seggi della Georgia si ricontrollavano i voti, a Washington un gruppo di sostenitori di Trump è sceso in piazza per una protesta veemente.

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Assalto al Congresso: ci sono 4 morti

I sostenitori di Trump non si sono limitati ad una manifestazione con striscioni e slogan, ma hanno letteralmente assaltato il palazzo del congresso, spaccando vetri e tutto ciò che si trovavano davanti. L’occupazione illegale del Palazzo del Congresso ha costretto le forze dell’ordine a fare evacuare l’edificio e portare in salvo i politici al suo interno. Ma anche all’intervento delle truppe speciali. Gli agenti in tenuta anti sommossa hanno fatto il loro ingresso gettando fumogeni per fare disperdere i protestante e sono stati diversi gli scontri fisici tra agenti e civili.

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Una donna è stata uccisa con un colpo di pistola all’interno della struttura istituzionale, mentre altri tre manifestanti sono morti per le strade della città per circostanza ancora non definite chiaramente. La protesta si configura come una vera e propria insurrezione popolare, qualcosa che in un Paese del “primo mondo” non si verificava da decenni. Gli agenti hanno trovato anche un ordigno nella sede del Partito Repubblicano locale e sono stati costretti ad evacuare la sede di quello Democratico dopo il ritrovamento di un pacco sospetto.

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Biden invita Trump a frenare i supporter

Dopo quanto successo nelle agitate ore di ieri, il presidente eletto Joe Biden ha stigmatizzato le proteste, dichiarando apertamente che quelle di ieri non sono manifestazioni di dissenso, ma una vera e propria insurrezione. Il democratico ha sottolineato come in un Paese democratico simili avvenimenti non si dovrebbero verificare ed ha invitato Trump a parlare pubblicamente ai suoi supporter per permettere al processo democratico di andare avanti.

Vista la situazione d’emergenza, Trump ha deciso di parlare ai propri elettori, invitandoli ad andare a casa e a permettere il ritorno della pace: “Dovete andare a casa, dobbiamo stare in pace. Dobbiamo avere ordine e disciplina”. Ciò nonostante ha ribadito la sua contrarietà al risultato emerso e l’idea che vi sia stata una manipolazione, aggiungendo che proprio a causa di questa consapevolezza avverte il loro “dolore”.

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