David Quammen, l’uomo che predisse la pandemia nel 2012

Scopriamo chi è David Quammen, lo scrittore americano che studiando il fenomeno dello spillover predisse la pandemia di Coronavirus.

A quasi un anno di distanza dalla prima volta che abbiamo sentito parlare di Sars Cov 2, siamo tutti a conoscenza di cosa sia il salto di specie di un virus, quello che in termine tecnico viene chiamato spillover. Si potrebbe dire che noi, così come il virus, abbiamo compiuto un salto (nel nostro caso di conoscenza) proprio a causa della pandemia globale che ci ha colpito. Abbiamo appreso anche che l’Oms da anni avverte della possibilità che un virus potenzialmente pandemico faccia il salto di specie e diventi pericoloso per il genere umano.

In molti però non sanno che di questo rischio si era fatto divulgatore lo scrittore americano David Quammen. Da sempre interessato alla natura e agli ecosistemi naturali, David nel 2012 ha passato buona parte del suo tempo in compagnia di scienziati che si occupano di ricerca in campo delle malattie zoonotiche. Si tratta di quelle malattie derivanti da virus che compiono il salto di specie dagli animali all’essere umano. Ciò che rendeva interessante questo focus era il fatto che i Coronavirus zoonotici, sono quelli più pericolosi per la razza umana.

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David Quammen, lo scrittore che predisse la pandemia nel 2012

Al termine di quella interessante esperienza, David apprese che la razza umana era a rischio per tre fattori: i cambiamenti climatici, la scomparsa della biodiversità e lo spillover di un virus animale. Professore d’Università laureato a Yale, Quammen decise di mettere tutto nero su bianco in un libro intitolato proprio Spillover, spiegando in uno dei passaggi come una delle prossime pandemie sarebbe potuta giungere a causa di Coronavirus che faceva il salto di specie da un pipistrello, diffondendosi magari proprio da un mercato cinese.

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A distanza di 8 anni dalla pubblicazione di quel testo le sue parole risultano quasi profetiche. Lui tuttavia rifiuta il ruolo di oracolo e spiega che quanto scritto era frutto di ciò che gli avevano spiegato gli scienziati nell’esperienza fatta in Cina. La ricetta per evitare il disastro Quammen l’aveva fornita 8 anni fa ed è valida ancora oggi: smettere di contaminare gli habitat animali con la nostra presenza. Il salto di specie dei virus, infatti, è favorito proprio dalla nostra scriteriata occupazione degli ambienti, fattore che contamina l’habitat e comporta ad una convivenza ravvicinata con altre specie.

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