Pensione anticipata: a quale età è possibile richiederla

Ci sono varie possibilità di accedere alla pensione anticipata: vediamo alcuni casi in cui è possibile ricorrere agli scivoli pensionistici.

I lavoratori che nel 2021 si avvicinano ai requisiti per ottenere la pensione anticipata, sicuramente  in questi giorni stanno valutando se fare ricorso o meno agli scivoli pensionistici. Secondo quanto emerso dalla bozza della Manovra 2021, per il prossimo anno il governo ha confermato tutte le opzioni valide già per questo 2020. Il lavoratori dunque potranno usufruire di Quota 100, di Opzione Donna e di Ape Sociale.

Fare richiesta di pensionamento anticipato è una scelta che va ponderata bene, visto che gli anni in più di contributi permettono di incrementare la cifra contenuta nell’assegno pensionistico. Con gli eventi sanitari e sociali registrati in questo ultimo anno, la quota di lavoratori che è potuta o a deciso di andare in pensione è diminuita rispetto all’anno precedente. I lavoratori, infatti, hanno scelto di prendersi un anno di tempo per valutare meglio la situazione.

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Pensione anticipata: tempistiche e requisiti

Immaginiamo ad esempio che un lavoratore voglia approfittare di Quota 100, ovvero dei 62 anni di età e dei 38 anni di contributi. Questo lavoratore compie gli anni necessari solo in giugno, quindi dovrà attendere quel mese per fare richiesta. Dalla data della richiesta passeranno 3-6 mesi prima di poter andare in pensione e ricevere il primo assegno se lavora nel privato, se lavora nel pubblico, invece, dovrà attendere gennaio 2021. Per quanto riguarda la liquidazione, invece, dipende dalla tipologia di mansione svolta.

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Pensando invece ad una donna che vuole andare in pensione anticipatamente con 41 anni di contributi e 57 anni d’età sfruttando Ape sociale. In questo caso la lavoratrice dovrà raggiungere necessariamente i 41 anni di contributi, che possono essere figurativi, dovuti o volontari. I contributi figurativi, però, possono essere un massimo di 5 anni, per quei lavoratori che non hanno versato un contributo fino al 1992. Per gli uomini valgono le medesime regole ma è necessario un anno in più di versamenti.

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Possono andare in pensione in giovane età anche i lavoratori facenti parte dei caregivers, coloro che sono rimasti disoccupati, gli invalidi e coloro che svolgono lavori usuranti. Tutte queste categorie infatti sono coperte dall’Ape sociale anche nel 2021.

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